Dopo i caccia-bombardieri Usa pare che anche quelli russi abbiano colpito tre strutture mediche a 55 km dalla più vicina base Isis.
Tre ospedali sono stati bombardati il primo il 2 ottobre: l'ospedale di campo di Latamneh nel nord della provincia di Hama, dove alcuni membri del personale sono rimasti feriti, a Benin nelle campagna di Idlib. Il tre ottobre è toccato all'ospedale di al-Burnas a nord di Latakia, vicina al confine con la Turchia. E anche in questo attacco non ha fatto vittime ma solo feriti e strutture pesantemente danneggiate, secondo quanto riportato dal britannico The Independent.
I russi hanno ammesso di aver effettuato bombardamenti nelle tre aree menzionate ma non hanno ammesso di aver colpito strutture mediche.
Negli Usa continua la critica feroce all’operato russo in Siria il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, John Kirby fa sapere che oltre il 90% dei raid russi in Siria "non hanno colpito l'Isis o terroristi affiliati ad Al Qaeda ma hanno colpito gruppi di opposizione a Bashar Assad che vogliono un futuro migliore per la Siria.