Mount Koumang, “la montagna dei diamanti”, Nord Corea
Qui si trova il resort tra le cui alture, dal 20 al 26 ottobre, ci sarà il ricongiungimento di alcune delle tante famiglie trovatesi ad essere separate, da un giorno all’altro, a causa del conflitto tra le due Coree, scoppiato nel ’51 e conclusosi, due anni dopo, con un “armistizio di argilla”.
Si tratta della seconda volta che un evento del genere ha come teatro la stazione montana chosonita (con l’aggettivo chosonita vogliamo dire naturalmente “nordcoreano”, da Choson Minjujuŭi Inmin Konghwaguk, il nome ufficiale dello Stato, mentre daeanita è “sudcoreano”, da Daehan Minguk). La prima era avvenuta nel febbraio 2014, dal 20 al 25. In assoluto, invece, è la terza volta che i governi delle due Coree si accordano per dare modo alle famiglie divise di vivere una commovente reunion: il primo esperimento mai realizzato in tal senso risale, infatti, al 2010.
Si tratta di incontri brevi, riservatissimi (la stampa straniera non è ammessa ad assistervi), super-scaglionati: le famiglie norcoreane che si candidano per vivere questa specie di reality senza indice di gradimento prima si prenotano e poi aspettano, anche per mesi, gli esiti di una selezione rigorosissima effettuata dalle autorità. Quelle sudcoreane, invece, vengono scelte come la dea bendata sceglie i vincitori del Gratta e vinci e del Superenalotto: esse, infatti, devono sottoporsi ad un vero e proprio sorteggio di una lotteria.
Ma è già tanto che ci sia questa “zona grigia” di ritrovo occasionalissimo: angusta come la cruna di un ago, eppure meglio che niente.