In una cittadina guatemalteca una donna è stata fermata da una folla inferocita che si è accanita contro di lei e poi le ha dato fuoco.
Giustizia sommaria nello stato sudamericano del Guatemala, dove ieri si è consumato un tragico fatto di sangue.
Nel sobborgo cittadino di Riobravo, comune del dipartimento di Suchitepéquez stava transitando un mototaxi, mezzo pubblico molto popolare nel paese, quando il conducente, un uomo di 68 anni , è stato ucciso a colpi di pistola da un commando formato da due uomini e una donna, che era a bordo del mezzo e che gli inquirenti presumono abbia fatto dirigere il mototaxi sul luogo dell'agguato.
Dopo l'omicidio i due uomini sono riusciti a dileguarsi in fretta mentre la donna ha rallentato la sua fuga, finendo in mezzo ai passanti e agli abitanti del posto che l'hanno immobilizzata e colpita ripetutamente fino a lasciarla sulla strada, quando qualcuno l'ha cosparsa di liquido infiammabile e gli ha dato fuoco.
Sul posto è accorsa la Polizia Nazionale Civile in forze tra cui molti agenti in assetto antisommossa, nel tentativo di riprendere il controllo della situazione ma la rabbia esplosa tra la gente ha permesso agli agenti di avvicinarsi solo quando la donna era ormai morta e parzialmente bruciata.
Alla base della vicenda la Polizia guatemalteca ha ipotizzato il racket delle estorsioni nei confronti dei taxisti, al quale il conducente ucciso, persona conosciuta e rispettata dalla comunità , si sarebbe opposto.