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Irak : stuprate, torturate e picchiate per mesi le ragazze rapite dai jihadisti

Racconti terrificanti quelli delle ragazze irachene rapite

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Una vera e propria infame tratta delle schiave il rapimento delle ragazze Yazide da parte dei terroristi dell'Is anche se fortunatamente alcune di loro sono riuscite a scappare  o sono state riscattate dalla famiglia dietro pagamento di un riscatto. Queste ragazze sono state intervistate dal quotidiano turco Hurriyet nei campi profughi  nel Kurdistan iracheno.

Agghiacciante e non unica purtroppo la storia Dalia,  19 anni, rapita lo scorso agosto durante l’occupazione del suo villaggio . Da quel momento Dalia è stata venduta per sette volte e ogni volta è stata stuprata. Ha dovuto convertirsi alla religione islamica, poi è stata portata con  altre giovani yazide in una scuola di Tel Afar, dove jihadisti arabi, turchi, tedeschi o ceceni andavano a sceglierle e portarle con sé per abusare di loro.  Dalia racconta di essere stata ceduta  da un emiro dell'Is a un ceceno di nome AymenSiete che le infilata la testa nella benzina dicendole “siete così sporche è così che vi puliamo."La sua agonia è finita quando è stata  venduta a un medico di Tel Afar che l’aveva comprata per liberarla. 

La ventenne Leyla è stata rapita dall'Is nel villaggio di Kocho il 15 agosto 2014. Venduta più volte è finita in siria  ad Aleppo, dove ha subito violenze di ogni tipo per otto mesi per essere nuovamente venduta a  un egiziano che la stuprava facendola indossare  un cappuccio sulla faccia. Un giorno approfittando del fatto di essere sola in casa è riuscita a chiamare suo zio che è riuscito a salvarla.

La storia di Selma, 26 anni,  è ancora più penosa perché è stata catturata  mentre era incinta  con il figlioletto di  4 anni è riuscita a partorire nonostante fosse prigioniera in condizioni disumane.   Dopo il prato è stata venduta insieme ai figli per 2.600 dollari. Ad Aleppo  è stata nuovamente rivenduta per 4.000 dollari. Anche lei è riuscita grazie a un cellulare di fortuna e a chiamare  il marito  che ha liberato moglie e figli al prezzo di  20.000 dollari.

Per finire la storia di  Bahar,  15enne,  schiava con le cugine di 24 e 19 anni di  un jihadista saudita. "Ci picchiava ogni giorno e ci stuprava ogni notte Sua moglie ci diceva che ci avrebbe voluto aiutare, ma non poteva" ha raccontato la ragazzina, anche lei riuscita a scappare  grazie a una fuga  rocambolesca.

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