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Truppe israeliane in Libano, inizia la battaglia di terra. Gli Usa: 'Ci hanno informato di operazioni limitate nel sud'

Ad annunciare ufficialmente il passo avanti dell'Idf è stato il Dipartimento di Stato Usa dopo che Israele ha informato Washington delle sue intenzioni

redazione
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Media Libano: 'Raid aerei israeliani a tappeto nel sud'

Ijet di Israele stanno bombardando con intensità diverse località nel sud del Libano, non solo la linea di demarcazione tra i due paesi ma anche a nord di Tiro.

Lo riferisce l'agenzia governativa libanese Nna, secondo cui le aree maggiormente prese di mira dai raid aerei israeliani sono Adaisse, Qasimiye, Khardali, Rihan, Baysariye, Kawkaba, Ghaziye, Bednayel, Qusayr, Kharbet Selem, Taybe, Humin.

Il portavoce in lingua araba dell'esercito israeliano ha chiesto ai residenti di lasciare le case nella zona controllata da Hezbollah nel sud di Beirut con un messaggio sui social.

Tajani: 'Combattimenti in corso, italiani via dal Libano'

"La situazione è estremamente complicata, ci sono combattimenti in corso, per la massima garanzia è bene che i cittadini italiani se ne vadano dal Libano". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Tg2 Post. Il vicepremier ha citato in particolare le zone nel sud del Paese e la capitale Beirut. 

'In corso raid aerei, colpiti con artiglieria siti Hezbollah'

Secondo la tv israeliana Kan, mentre tank israeliani sarebbero già entrati in Libano, sono anche in corso raid aerei e massicci attacchi di artiglieria contro postazioni di Hezbollah nel villaggio di confine di Wazzani, vicino a Ghajar. "Non è chiaro su quale fronte si stiano concentrando le operazioni", ha detto Kan.

Media, 'truppe israeliane sul lato libanese di Wazzani'

Le prime forze di terra israeliane sono state avvistate dal lato libanese nella zona di Wazzani, nel settore orientale della linea di demarcazione tra i due Paesi. Lo riferiscono media libanesi, secondo cui le prime azioni israeliane sono guidate da forze del genio e dalle forze speciali.

Tv Hezbollah, colpi di artiglieria Idf vicino villaggi sud

La tv libanese al Manar, affiliata a Hezbollah, ha riferito di "colpi sionisti di artiglieria" vicino ai villaggi frontalieri di Wazzani, la valle di Khiam, Alma el Chaab e Naqura nel sud del Libano. L'agenzia di stampa libanese Ani riferisce invece di "importanti colpi di artiglieria contro Wazzani". Queste località si trovano davanti alle comunità israeliane dichiarate chiuse dall'Idf dall'altra parte del confine.

Militari Unifil Italia in allarme 2, restano nella base

I militari italiani della missione Onu di Unifil in Libano sono in 'allarme 2', ovvero vengono limitati al minimo gli spostamenti all'esterno della base. A quanto si apprende, i soldati sono in allerta all'interno della base ma non sarebbe stato al momento necessaria l'entrata nei bunker. La procedura è avvenuta su disposizione della autorità militari del Comando di Unifil. 

Usa, Israele sta compiendo operazioni limitate in Libano

Il dipartimento di Stato Usa ha annunciato che Israele sta compiendo "al momento operazioni terrestri limitate" in Libano.

Media: 'Spari di tank e artiglieria Idf a sud del Libano'

Le forze dell'Idf stanno sparando con carri armati e artiglieria nel sud del Libano. Lo riporta Haaretz.

L'esercito libanese riposiziona le truppe nel sud

L'esercito libanese ha reso noto che sta riposizionando le sue truppe nel sud dopo le minacce di incursioni israeliane.

Famiglie degli ostaggi: 'L'attacco in Libano allontana il rilascio'

Alcune famiglie degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas che hanno legami col Regno Unito hanno sottolineato in una conferenza stampa a Londra come l'escalation militare dello Stato ebraico con Hezbollah rischi di allontanare la liberazione dei loro cari.

Fra loro Sharone Lifschitz, i cui genitori erano stati catturati il 7 ottobre, che teme in particolare le conseguenze di un'invasione israeliana di terra del Libano in quanto "distoglierebbe" l'attenzione dai prigionieri. Sua madre, Yocheved, è stata rilasciata, ma il padre Oded, 84 anni, è ancora nelle mani di Hamas a Gaza.

Le famiglie hanno anche puntato il dito contro il "fallimento della diplomazia internazionale" nel garantire un accordo sulla restituzione dei loro cari, come se fossero stati "dimenticati". I parenti hanno incontrato il premier britannico Keir Starmer e il ministro degli Esteri David Lammy rinnovando il loro appello affinchè Londra si impegni a livello internazionale per il ritorno a casa degli ostaggi.

Inoltre le famiglie hanno ricevuto un messaggio di solidarietà da re Carlo e dalla regina Camilla che hanno sottolineato come la sorte dei prigionieri resti nei loro pensieri in vista del primo anniversario dell'attacco di Hamas contro Israele.

Usa: Israele ha informato di operazioni limitate in Libano

 Israele ha informato gli Usa di operazioni di terra "limitate" in Libano. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller in un briefing con la stampa dopo le indiscrezioni dei media. 

"Ci hanno informato di una serie di operazioni. Finora ci hanno detto che si tratta di operazioni limitate e focalizzate sulle infrastrutture di Hezbollah vicino al confine", ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato sottolineando che "il dialogo con Israele su questo va avanti".

L'Idf dichiara 'zona militare chiusa' il nord di Israele

L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato di aver dichiarato "zona militare chiusa" le aree di Metula, Misgav Am e Kfar Giladi, nel nord di Israele al confine con il Libano. 

L'esercito afferma che la decisione è stata presa in seguito ad una nuova valutazione. L'ordine è stato firmato dal capo del Northern Command, generale Ori Gordin. "L'Idf chiarisce che l'ingresso in quest'area è severamente vietato", aggiunge. 

Onu: 'l'Unifil costretto a interrompere i pattugliamenti'

Il portavoce dell'Onu ha dichiarato che l'Unifil, le forze di pace in Libano, sono state costrette a fermare le attività di pattugliamento. (ANSA-AFP). Onu, 'l'Unifil costretto a interrompere i pattugliamenti'.

I peacekeeper dell'Onu in Libano "non sono in grado" di pattugliare il terreno, ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro, Stephane Dujarric. "I nostri caschi blu Unifil rimangono in posizione nell'area di responsabilità della missione, mentre l'intensità dei combattimenti impedisce i loro movimenti e la capacità di svolgere i compiti loro assegnati", ha detto la portavoce in conferenza stampa. "Data l'intensità dei razzi, non sono in grado di effettuare pattugliamenti", ha aggiunto riferendosi alla forza delle Nazioni Unite in Libano, che conta circa 10.000 uomini tra cui circa 1.000 soldati italiani. 

Borrell: 'Le armi devono tacere, subito tregua in Libano'

"Questo è il momento della verità per il Libano. L'Ue chiede un immediato cessate il fuoco e l'attuazione simultanea della risoluzione Onu. Ora le armi devono tacere e la voce della diplomazia deve farsi sentire, gli attacchi di Hezbollah devono finire, l'indipendenza del Libano deve essere rispettata e bisogna evitare altre azioni militari". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell al termine dell'informale esteri.

Houthi: 'intensificheremo gli attacchi contro Israele'

Gli Houthi dello Yemen hanno dichiarato che intensificheranno le operazioni militari contro Israele in risposta ai suoi attacchi nel Paese, all'indomani del raid israeliano contro obiettivi Houthi che, secondo il portavoce del gruppo yemenita, ha causato cinque morti e 57 feriti. 

Il Pentagono invia altri soldati in Medio Oriente

Il Pentagono ha annunciato l'invio di "poche migliaia" di truppe in Medio Oriente per rafforzare la sicurezza ed essere pronti a difendere Israele se necessario. La vice portavoce del dipartimento della Difesa Sabrina Singh ha precisato che si tratterà per la maggior parte di più squadroni di aerei da caccia. "I jet saranno lì per la protezione delle forze statunitensi", ha aggiunto. 

Gli Usa spingono per rientro degli americani dal Libano, d'intesa con le compagnie aeree

L'ambasciata statunitense a Beirut ha affermato su X che sta collaborando con le compagnie aeree "per soddisfare la richiesta dei cittadini statunitensi di lasciare il Libano". L'ambasciata statunitense ha affermato che fornirà voli aggiuntivi "con posti a sedere acquistabili". L'ambasciata ha inoltre esortato i cittadini americani attualmente in Libano a partire "finché sono ancora disponibili opzioni commerciali". 

Media, 'primo raid israeliano nel nord del Libano'

Un raid israeliano ha colpito, per la prima volta dall'inizio della guerra, il villaggio di Ainata al Arz, nel nord del Libano, tra i distretti di Bsharre e Baalbeck. Lo riferisce L'Orient Le Jour. 

Nbc News: 'Forze di Israele in Libano da mesi in vista del possibile attacco'

Le forze speciali israeliane stanno conducendo operazioni all'interno del Libano in vista di un potenziale assalto via terra. A riferirlo è Nbc News citando un funzionario israeliano secondo cui nel Libano del sud sono state avviate operazioni di piccole forze, progettate per raccogliere informazioni e sondare le posizioni di Hezbollah.

Il funzionario ha precisato che tali operazioni sono in corso da mesi e non segnalano necessariamente l'imminente inizio di un assalto via terra. Tuttavia, secondo i funzionari israeliani, un'invasione via terra resta una possibilità. Israele ha spostato migliaia di truppe verso il confine in preparazione di una possibile azione. 

Esercito libanese, un soldato ucciso da drone israeliano

L'esercito libanese ha annunciato la morte di un suo soldato in un attacco di droni israeliano nel sud del Libano.

Beirut: '6 soccorritori Hezbollah uccisi in un raid israeliano nella Bekaa'

   Il ministero della Sanità libanese ha dichiarato che un attacco israeliano ha oggi ucciso sei soccorritori del Comitato sanitario islamico, affiliato a Hezbollah, nella Valle della Bekaa, nell'est del Paese.

   "Un attacco nemico al centro di protezione civile del Comitato sanitario islamico ha ucciso sei membri del personale di emergenza e ne ha feriti altri quattro" nella città di Sohmor, ha dichiarato il ministero in un comunicato, condannando "il fatto che Israele abbia preso di mira i servizi di soccorso". 

Madrid: 'Gli spagnoli in Libano abbandonino il Paese' 

     Il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, ha fatto appello oggi "a tutti gli spagnoli in transito in Libano per turismo o per motivi di lavoro" ad "abbandonare il Paese, con i mezzi commerciali aerei o via mare ancora operativi", dopo il bombardamento israeliano all'alba di oggi in un edificio residenziale a Beirut. In dichiarazioni a Catalunya Radio,

     Albares ha sconsigliato "totalmente di viaggiare in Libano in qualunque circostanza" e ha trasmesso "affetto e solidarietà" ai 700 militari spagnoli impegnati nella missione Unifil delle Nazioni Unite nel sud del Paese. Albares ha ripetuto che Madrid ha pronto un piano di evacuazione per i circa mille spagnoli iscritti al registro dei residenti nel Paese, che tuttavia non è stato ancora attivato. L'ambasciata spagnola a Beirut ha contattato per email la comunità residente, alla quale Albares ha chiesto di "restare attenta" a nuove comunicazioni da parte del ministero. .

Onu, '100 mila persone fuggite dal Libano in Siria' 

     Circa 100.000 persone sono fuggite dal Libano in Siria durante gli attacchi israeliani: lo ripotano le Nazioni Unite. "Il numero di persone, cittadini libanesi e siriani, che sono entrate in Siria dal Libano in fuga dagli attacchi aerei israeliani ha raggiunto quota 100.000", ha scritto su X l'Alto Commissario per i rifugiati dell'Onu, Filippo Grandi, aggiungendo che "il deflusso continua".

(Ansa)

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