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L’Isis issa le sue bandiere a Sirte

Nel mirino dell’Isis il ministro degli esteri Gentiloni

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Significativa la conquista di Sirte da parte dell’Isis, in quanto si tratta della città di Gheddafi. Le milizie del Califfato si starebbero spostando anche verso i confini della Tunisia, mentre viene dato alle milizie locali un ultimatum per abbandonare la città. Arrivano pesanti minacce anche all’Italia e in particolar modo al ministro degli esteri Paolo Gentiloni , che viene da loro definito un crociato, dopo aver condannato l’avanzata del Califfato in Libia e aver detto che l’Italia è pronta a unirsi alle Nazioni Unite per combattere l’Isis.  A divulgare la notizia il radiogiornale ufficiale dell’Isis. Le minacce sono chiare perché la distanza che separa Sirte da Roma, è di poche migliaia di chilometri, distanza che può essere coperta da  un missile a lungo raggio. Cresce la tensione dunque anche in Italia, mentre l’ambasciata nazionale a Tripoli viene evacuata e la Farnesina invita tutti gli italiani a lasciare il Paese

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