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Spara ad un rabbino, la Polizia lo lascia morire a terra

Gerusalemme: il premier ordina la chiusura della Spianata delle Moschee per mussulmani ed ebrei.

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È successo a Gerusalemme est, ieri un uomo palestinese ha sparato contro un rabbino di estrema destra, dopo che il semita aveva tenuto un convegno nel quale esortava l'apertura della Spianata agli ebrei. Il palestinese mussulmano è stato ucciso dalla polizia, mentre il governo chiede rinforzi per le forze dell'ordine di Gerusalemme, e si prepara a possibili scontri.

Muataz Hijazi era un militante jihadista islamico, viveva nel rione palestinese di Silwan, dove poco tempo fa un altro islamico sveva messo sotto con la sua auto decina di ebrei; poi venne ucciso anche esso dalle forze dell'ordine di Gerusalemme.

Muataz Hijazi ha sparato al rabbino 50enne, di estrema destra, Yehuda Glick, il quale prima dell'attentato aveva tenuto un convegno nel quale aveva incitato l'apertura della Spianata alle preghiere degli ebrei. Ma già in passato aveva organizzato un raid di ebrei in protesta verso la Spianata di moschee. Il 50enne è ora in condizioni molto gravi: lotta tra la vita e la morte, dopo essere stato abbattuto dal palestinese Hijazi, il quale invece dopo essere stato catturato è morto dissanguato a terra, nonostante alcuni uomini cercassero di portarlo in salvo, le forze dell'ordine glielo hanno impedito. Il primo ministro Benyamin Natanyahu ha ordinato l'immediata chiusura della Spianata delle moschee sia per mussulmani che ebrei, decisione che potrebbe creare non pochi risentimenti e possibili attacchi tra i due fronti. Per questo motivo il ministro della sicurezza interna chiede aiuto e rinforzi in favore della polizia di Gerusalemme

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