Triplice attentato terroristico ad Ottawa, la capitale del Canada, quando in Italia erano le 17.00 e nel Paese degli aceri le 11.00 di mercoledì 22 ottobre. Colpiti tre luoghi-simbolo, posti a distanza ravvicinata l’uno dall’altro: il Monumento al Milite Ignoto, ai cui piedi è stato ucciso il soldato che vi montava la guardia, l’italo-canadese Nathan Cirillo; il centro commerciale Rideau, dove, a detta di dipendenti e clienti, a memoria d’uomo non si era mai vista una sparatoria; e il Parlamento. Il sito america24.com ricostruisce bene la dinamica dell’accaduto: subito dopo l’aggressione al posto di guardia del War Memorial, il gruppo di attentatori si è diviso in due squadre, delle quali una ha fatto irruzione al centro commerciale, l’altra nel Centre Block, cioè la sede della massima assemblea legislativa del Paese. In realtà sul numero degli assaltatori del Parlamento le fonti discordano: si pensa che a farvi irruzione possa essere stato il solo Michael Zehaf-Bibeau, l’uomo che, dopo aver esploso circa una trentina di colpi, è stato freddato da uno dei militari intervenuti per difendere i deputati. Zehaf Bibeau, trentadue anni, all’anagrafe Michael Joseps Hall, aveva abbracciato la religione islamica e cambiato il suo nome. Secondo alcune ricostruzioni, sarebbe stato proprio lui il killer di Cirillo.
Nelle ore successive alla sua uccisione si è saputo che, in luglio, la polizia aveva confiscato il passaporto di Zehaf-Bibeau, perché considerato “viaggiatore ad alto rischio”.
Un convertito all’Islam era anche Martin Couture-Rouleau, il venticinquenne che, due giorni prima dei fatti di cui si parla, sempre a Ottawa aveva messo due soldati sotto le ruote della sua auto. “Non ci faremo intimidire da un attacco spregevole, faremo di tutto perché il Canada resti sicuro”, ha assicurato il premier Stephen Harper ad una nazione sconvolta.