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Cina: “La Corte penale internazionale sia obiettiva e imparziale”

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La Cina ha chiesto oggi che la Corte penale internazionale (Cpi) assuma una posizione “obiettiva e imparziale” rispettando “l’immunità di giurisdizione dei capi di stato in virtù del diritto internazionale” ed evitando la sua “politicizzazione”, dopo che l’istituzione ha emesso un mandato di cattura nei confronti del Presidente russo Vladimir Putin per presunti crimini di guerra nell’ambito dell’invasione dell’Ucraina.
“La Corte penale internazionale deve adottare una posizione obiettiva e imparziale, rispettare l’immunità di giurisdizione dei capi di stato in virtù del diritto internazionale”, ha detto oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin nella quotidiana conferenza stampa. Wang ha inoltre auspicato che la Cpi eviti “la politicizzazione e la politica dei due pesi e delle due misure”.

La Cina, la Russia e gli Stati Uniti non hanno mai aderito allo Statuto di Roma, che è entrato in vigore nel 2002 ed è stato ratificato da 123 paesi del mondo. Pertanto l’emissione di un mandato di cattura nei confronti del leader russo appare avere una valenza più che altro simbolica.

 

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