Brahim Ghali, il capo del Polisario ricoverato in Spagna, è stato identificato dalla polizia ieri su ordine del giudice istruttore di Madrid Santiago Pedraz Gomez.
Tuttavia, non è stato possibile interrogarlo mercoledì 5 maggio come era inizialmente previsto e forse non lo sarà possibile nemmeno venerdì 7 maggio visto il suo precario stato cognitivo.
La polizia ha riferito al giudice istruttore che Brahim Ghali non è in grado di comparire dinanzi alla giustizia per interrogatorio, essendo ancora sotto respirazione assistita" e "il suo stato cognitivo non sarà adeguato", così il capo del Polisario potrebbe essere nuovamente convocato per la prossima settimana.
I poliziotti spagnoli che si sono recati ieri all'ospedale di Logroño in nord di Spagna hanno concluso, inoltre, che Brahim Ghali e Mohamed Benbatouche è la stessa persona, il che significa che è lo stesso paziente arrivato all'ospedale San Pedro di Logroño a bordo di un aereo medico algerino accompagnato da un medico algerino che ha fornito una lettera, redatta in francese, in cui è riportata l'identità algerina falsa.
"La polizia lo ha identificato come un individuo che è stato ricoverato sotto l’identità di Mohamed Benbatouche", afferma il quotidiano La Razon e lo conferma l’Associazione Saharawi per i diritti umani (Asadedh) che rappresenta diverse vittime del Polisario in generale, e di Brahim Ghali.
"Siamo soddisfatti di questo primo passo positivo", s'è rallegrato l’Asadedh aggiungendo che "Brahim Ghali ha raccolto un’ennesima accusa sancita dalla legislazione spagnola: l’usurpazione d’identità".
Ghali era fuggito in Algeria e oggetto di numerose denunce in Spagna per stupro, tortura, genocidio e sequestro.
Nel 2008 le autorità spagnole hanno emesso un mandato di cattura nei suoi confronti. Nel 2013 era stato incolpato dalla giustizia spagnola.
Continuano le manifestazioni delle vittime e dei difensori di diritti umani in Spagna per chiedere l'immediato arresto del capo del Polisario prima di scappare come ha fatto nel passato.