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Acqua di colonia, una storia piemontese

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Chiunque almeno una volta ha indossato, sentito dire o acquistato l'essenza conosciuta come Acqua di Colonia, ma mai fu nome più azzeccato per fuorviare la credenza sulle origini del profumo più antico della storia moderna. Giovanni Paolo Feminis era un italiano di Santa Maria Maggiore (Piemonte) che emigrò in Germania, a Colonia, in cerca di lavoro alla fine del 1600, era specializzato nella preparazione di infusi e lenitivi e riuscì ad aprire una distilleria, preparando una straordinaria pozione medicamentosa conosciuta come "Acqua Mirabilis", futura Acqua di Colonia. Da lì grazie ad un altro piemontese anche lui emigrante, Giovanni Maria Farina, il prodotto di Feminis ebbe una grande eco commerciale espandendo l'essenza in tutta Europa e arrivando, negli anni, a grandi personaggi come Napoleone, Wagner, Voltaire e Goethe, che ne facevano un uso quotidiano. Le memorie di Feminis riportano che l'Acqua era "Come un mattino italiano di primavera dopo la pioggia: ricorda le arance, i limoni, i pompelmi, i bergamotti, i cedri, i fiori e le erbe aromatiche della mia terra. Mi rinfresca e stimola sensi e fantasia". Una leggenda narra che la denominazione"4711" si riferisca al numero civico dell'edificio dove l'essenza veniva prodotta. Da pozione medicinale a fragranza il passo fu breve e servì da iniziazione per un prodotto straordinario che ancora oggi, a quasi quattrocento anni dalla nascita, continua ad incantare i sensi e rimanere impresso nella memoria.

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