Dieci.
Il numero che sui campi di football equivale sempre a un asso nella manica potrebbe fare la fortuna, e la felicità, di qualche collezionista kennediano. Dieci, infatti, è anche il numero dei pezzi inestimabili della fine dell’era Kennedy - e molti di essi sono legati a quel triste e indimenticabile 22 novembre 1963 - che dallo scorso 11 gennaio è possibile aggiudicarsi online, e fino alla fine di questo mese. Il catalogo degli articoli e la loro vendita sono curati dalla Goldin Auctions, una casa d’aste che tratta memorabilia riguardanti divi, celebrità e personaggi pubblici, e materiale autografato. Quindi indumenti, effetti personali, cimeli sportivi, ma anche figurine introvabili e cards.
Davvero un bel colpo per la Goldin Auctions, mettere le mani su un pacchetto così consistente di “testimoni muti” di uno dei giorni più controversi della storia, come forse non se ne vedevano dai tempi delle Idi di marzo del 44 a.C. Nel dettaglio, che cosa potranno trovare gli appassionati di Kennedy per arricchire lo scomparto della loro collezione dedicato alla dies funesta e ai dintorni di essa?
Ecco cosa: le chiavi della limousine sulla quale il presidente fu colpito a morte, laggiù a Dallas; le chiavi delle manette usate per arrestare il presunto killer, Lee Harvey Oswald; quelle della cella dove questi fu recluso; il proiettile completo di bossolo, esploso da Jack Ruby, l’uccisore dell’uccisore di Kennedy; una ciocca di capelli del presidente; una piccola striscia di cuoio macchiata di sangue, proveniente da uno dei sedili posteriori della limousine; una Christmas Card (biglietto natalizio) dell’anno 1963, con la firma del Presidente e della consorte; il verbale dei poliziotti che catturarono Oswald; una lettera di Oswald indirizzata alla madre; i biglietti ufficiali del ricevimento a cui Kennedy e la First Lady, Jacqueline Bouvier, avrebbero dovuto prendere parte nella città texana.
Venghino, siori: la JFKmania è riesplosa.