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A Roma sorvegliato come una minaccia all’ordine pubblico e alla sicurezza il carro dei sopravvissuti agli abusi

Rete L’Abuso: massiccio dispiegamento delle forze dell’ordine non contro un reato ma per censurare «le vittime che da anni inutilmente chiedono giustizia per i crimini subiti da bambini»

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Intervento immediato e massiccio di forze dell’ordine, sorveglianza di una pattuglia per ore e ore anche durante la notte nel cuore di Roma. Potrebbe essere la sintesi di un blitz della Polizia e della Questura della Capitale contro una grave minaccia all’ordine pubblico e alla sicurezza o contro un’organizzazione criminale. Il clan Casamonica? Il clan Senese? Un’organizzazione di colletti bianchi? ‘Ndrangheta? Camorra? Spada? Altri clan mafiosi? Nulla di tutto questo. Perché gli attenzionati dalla Questura di Roma sono stati i sopravvissuti agli abusi subiti da bambini nella Chiesa Cattolica.

La notizia l’ha diffusa, pubblicando video e foto esplicative, Rete L’Abuso, l’unica associazione in Italia di sopravvissuti agli abusi nella Chiesa. In questi giorni Roma è il luogo in cui moltissimi sopravvissuti, organizzati in associazione anche a livello europeo, si sono riuniti per cercare di far sentire la propria voce. È stato allestito un carro a rappresentare il comportamento della Chiesa cattolica con le vittime, anzi contro, di abusi. Ed è stato proprio questo carro al centro dell’azione delle forze dell’ordine della Capitale. 

« Durante il meeting dei sopravvissuti agli abusi sessuali del clero arrivati a Roma da tutto il mondo, dalla Germania è arrivato un carro rappresentante due croci che reggono una amaca nella quale dorme un cardinale e sulla quale una scritta dice “L’instancabile lotta contro l’abuso di bambini” – ha raccontato Francesco Zanardi, portavoce di Rete L’Abuso - ebbene, appena il carro è arrivato a Roma gli autisti sono stati arrestati e multati in zona Colosseo, il motivo scritto sul verbale, è che il carro impediva ai turisti la vista del monumento». 

« Subito rilasciati in quanto non sussisteva alcun reato, gli autisti hanno portato il carro presso uno dei due Hotels che ospitano i sopravvissuti – prosegue Zanardi - la polizia lo ha seguito, non è noto il motivo, tuttavia da ieri notte quel carro che non è neppure stato sequestrato, è sorvegliato a vista dalla polizia che questa mattina, quando è stato portato nell’hotel più grosso per evitare l’inutile ingombro del parcheggio pubblico, è stato seguito da una volante, ora piazzata dietro il carro, dove resterà sicuramente tutto il giorno, la notte e domani» ha documentato sul sito di Rete L’Abuso già nella mattinata di ieri. 

 

 

 

 

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