Disposta la custodia cautelare in carcere per Giovanni Luppino, l 'agricoltore di olive che ha fatto l'autista al boss Matteo Messina Denaro  arrestato lunedì insieme al capomafia, il Gip Fabio Pilato ha accolto la richiesta del Pm della Dda di Palermo, Piero Padova.

Era stato interrogato ieri dal gip Luppino,  nel corso dell'udienza di convalida dell'arresto in flagranza, lo stesso ha negato di essere stato a conoscenza dell'identità del "passeggero" che aveva accompagnato alla clinica Maddalena, luogo in cui è scattato il blitz.

Al giudice - si apprende dalla nota dell'Ansa -  ha raccontato di aver conosciuto l'uomo che ha portato in clinica alcuni mesi prima perché gli era stato presentato da un compaesano, Andrea Bonafede, come suo cognato. Da allora non avrebbe mai più visto il boss fino a domenica, quando questi, che lui conosceva con il nome di Francesco, gli aveva chiesto di dargli un passaggio a Palermo dove avrebbe dovuto fare la chemioterapia. Una versione che, secondo la procura, sarebbe completamente inventata.
    L'agricoltore risponde di favoreggiamento e procurata in osservanza della pena aggravati dal metodo mafioso.