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Ci lascia "l'ultimo dei Salgari". E' morto Romero, pronipote di Emilio

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L'avevamo intervistato il 1 settembre 2019, dove lo stesso Romero ci dichiarava fosse l'ultima intervista e ci sentimmo onorati per la scelta.

Stamattina a distanza di due anni Romero Salgari, l'ultimo erede nonché pronipote di Emilio lo scrittore veronese “padre di Sandokan” e creatore di un'icona immortale ci lascia a causa di un male incurabile, giovedì scorso subisce un arresto cardiaco e subito dopo il coma.

Vogliamo mantenere la stessa delicatezza che ci siamo sempre scambiati e ripromessi, riporteremo di seguito l'intervista che ci ha permesso di conoscere più a fondo Romero.

L'unico rammarico, la promessa non mantenuta, non abbiamo fatto in tempo, ma questo (forse) lui lo sapeva già. 

 

 Cosa si prova ad essere l'erede di Salgari dopo oltre 100 anni dalla sua scomparsa?

Emoziona, ancora oggi, avere la possibilità di conoscere persone appassionate al mio bisnonno.

Com'è cambiato il rapporto con i lettori tra il 20 e il 21esimo secolo?

La passione dei lettori nei due secoli è rimasta immutata!

Cosa si prova quando ci si presenta con il nome Salgari?

Incontrare appassionati del bisnonno mi riempie di tanta gioia.

Com'è stato il rapporto con i vari sceneggiatori che hanno curato le trasposizioni televisive delle opere salgariane?

Purtroppo non ho avuto il piacere di incontrare gli sceneggiatori personalmente, mi sarebbe piaciuto.

Ha mai pensato di realizzare una serie televisiva sulla vita del bisnonno?

Non ho mai avuto la forza di impegnarmi su un progetto così vicino alla mia famiglia.

Ci salutiamo, ma prima gli strappo una promessa: andrò a conoscerlo di persona. La storia si sa, ti avvolge di mistero e di conoscenza, ed io non mi fermo mai davanti a una fredda telefonata, voglio immortalare il nostro incontro e farmi raccontare ancora una volta "l'importanza di chiamarsi Salgari"!

 

Riposa in Pace Romero

 

 

 

 

 

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