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Tutte in partenza con una valigia rossa

L’azienda spagnola nata nel 2005 si è diffusa in tutta Europa con i suoi buoni intenti

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Vi ricordate le nostre mamme che si riunivano con parenti amiche per smerciare i barattoli a tenuta stagna di una nota ditta americana? Bene il meccanismo è lo stesso ma la merce in questo caso è completamente diversa. La Valigia Rossa vende  prodotti che stimolano il piacere sessuale e lancia una sfida impegnativa:  una sessualità femminile più consapevole. Lo spiega bene Samantha 28 anni, agente sul territorio toscano insieme alla  collega Laura.
Samantha è bella e spigliata e traspare dal suo modo di fare l’entusiasmo per il suo lavoro unito a molta  professionalità.   Ha iniziato a lavorare per la Valigia Rossa nel 2011, dopo  un primo colloquio e un corso di formazione e poi è partita alla volta della clientela affiancata da un collega più esperto . Nella sua valigia petali di rosa, oli per massaggi, prodotti per la salute della donna, cosmetica sensuale e sex toys .  Un sexy shop ambulante? “ Assolutamente no” risponde pronta Samantha “Nel sexy shop si trovano oggetti  del mondo pornografico maschile “nella valigia rossa invece c’ è attenzione per la  sensibilità femminile , proprio perché è stata creata da una donna. C’è attenzione per i colori, i sapori, gli odori . Ci sono anche manette e corde ma possono essere di pizzo e di perle  e le donne apprezzano". Samantha ha clienti di tutte le età dai 23 ai 55 anni. Per le adolescenti arriva lo zainetto Rosso che propone con la collaborazione delle mamme, una sana educazione sessuale e illustra i metodi contraccettivi da usare per evitare gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili.
I  professionisti della valigia rossa non sono soltanto figure che aiutano a rivitalizzare il rapporto di coppia ma possono essere un vero e proprio pronto soccorso sessuale per qualcuno che si sente in imbarazzo nell’esporre i suoi problemi e  diventano  intermediari tra i clienti e i medici del loro staff. In Italia ci sono 90  valigie rosse, la prima arrivò a Milano nel 2010.
“ Al momento ho 4 appuntamenti al mese. Come ci trovano? Tramite il passaparola, i feedback positivi le nostre iniziative” racconta Samantha “ il prossimo 25 novembre giornata contro la violenza sulle donne, abbiamo preparato un evento presso un centro commerciale , la proiezione di un cortometraggio in collaborazione con altre associazioni di genere. Attualmente  io faccio un altro lavoro, con questo non potrei viverci ma sono sicura che la nostra attività si svilupperà sempre più”
Non ci sono solo donne interessate, spesso prendono l’iniziativa anche i fidanzati  e ci sono serate di gruppo dove più coppie chiedono consigli e consulenze.  “Questo lavoro mi ha aperto la mente “ dichiara entusiasta la rappresentante toscana, “togliendomi ogni  pregiudizio e dandomi tanta soddisfazione ogni volta che qualcuno mi ha ringraziato per l’aiuto che ho saputo dare".
Ci sono anche gli aspetti negativi come lo sguardo di quelli che la  giudicano senza capire  quello che realmente fa, o il ricordo del suo ex ragazzo che la lasciò  a causa del suo impegno con la "Maleta roja."  Ma i successi professionali uniti alla consapevolezza che i suoi  genitori sono i suoi primi fan  l'hanno sempre  ripagata di tutto.

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