Partecipa a Notizie Nazionali

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Ancora sui danni da amianto: stavolta in una scuola a Trieste

Condividi su:

Registriamo ancora una volta sentenze in danno di enti pubblici per danni provocati da incuria nella gestione ed uso dell’amianto: questa volta la la Corte d’Appello di Trieste ha condannato il (Ministero dell’Istruzione e del Merito al pagamento di 600mila euro di risarcimento alla famiglia di un tecnico scolastico morto per mesotelioma dopo anni di esposizione all’amianto nei laboratori dell’Istituto Volta di Trieste.

Si tratta di una decisione che apre una riflessione urgente sul tema della sicurezza nelle scuole italianedove l’amianto è ancora una realtà troppo spesso ignorata.

E' il caso stavolta di un aiutante tecnico deceduto nel 2016 per mesotelioma pleuricomalattia direttamente collegata all’esposizione all’amianto nel luogo di lavoro: la Corte ha riformato la sentenza di primo grado, riconoscendo le responsabilità del Ministero e il legame tra la malattia e le mansioni svolte dall’uomo, che per 15 anni ha lavorato all’interno dei laboratori e nell’officina meccanica dell’Istituto, occupandosi di aggiustaggio, gestione di macchine utensili e manipolazione di materiali contenenti amianto. L’attività includeva anche la rimozione e lo smaltimento di rifiuti pericolosi, spesso senza adeguate protezioni. La diagnosi arrivò nel 2014. Meno di due anni dopo, B.R. si spegneva a 77 anni. Ma non è un caso isolato: altri lavoratori dell’Istituto si sono ammalati e persino uno studente è stato colpito da una patologia asbesto-correlata, confermando la pericolosità della contaminazione in ambienti scolastici.

L’Osservatorio Nazionale Amianto definisce la sentenza come una vittoria legale e morale per tutti coloro che hanno subito gravi conseguenze in silenzio. Una sentenza che dimostra che il rischio amianto nelle scuole è una realtà che riguarda tutti, e che non può più essere ignorata”.

 

Condividi su:

Seguici su Facebook