La notizia fatta circolare nelle ultime ore da giornali e social sul fatto che il condizionatore sarebbe stato tassato di 200 euro a famiglia è falsa. Lo hanno detto Federconsumatori e Adusbef . La comunicazione solleva e di molto gli italiani che a più riprese si erano lamentati del fatto che nel nostro paese viene tassata anche l’aria . Protesta che si è potuta leggere anche sulla bacheca del segretario della Lega Nord Matteo Salvini.
La notizia della tassa sui condizionatori, è stata smentita anche una nota del ministero dello Sviluppo Economico diffusa nella giornata di ieri. La realtà è questa : a partire dall’ottobre del 2014 i condizionatori e le caldaie devono avere un libretto che certifiche la loro sicurezza ed efficienza energetica.
Il costo che va dalle 100 alle 200 euro è dovuto al libretto che ciascun apparecchio deve avere e questa norma adegua l’Italia a una direttiva europea che fin dal 2010 vuole disciplinare le emissioni di anidride carbonica relativa alla “climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua per usi igienici e sanitari”.
Nel caso dei climatizzatori per uso estivo , si avranno degli specifici controlli per quegli impianti con una potenza uguale o pari ai 12 kW, la cui cadenza è però regolamentata solo nel caso di impianti superiori ai 12 kW e superiori ai 10 kW se prevedono un generatore di calore a fiamma.
Per chi vuole maggiori informazioni il sito del ministero dello Sviluppo economico risponde a tutta una serie di quesiti in merito sull’impianto termico e sui tempi e i modi per la sua manutenzione e la compilazione del libretto di sicurezza.