Ho avuto il piacere di partecipare all’inaugurazione di una splendida mostra presso la storica Milano Art Gallery, uno dei cuori pulsanti della vita culturale milanese. È stato in questo contesto ricco di stimoli che mi sono imbattuto nelle opere di Rosemary Estacchini — e sin dal primo sguardo ne sono rimasto profondamente colpito.
I suoi paesaggi non sono semplici scorci naturali: sono autentiche finestre sull’anima. Ogni tela sembra respirare, infondendo una sensazione di quiete interiore, quasi meditativa. C’è un’intimità silenziosa nel modo in cui Estacchini riesce a fondere luce, spazio e silenzio, trasportando l’osservatore in una dimensione sospesa, lontana dal rumore del quotidiano.
Le sue pennellate, leggere ma intenzionali, sono capaci di evocare emozioni profonde senza mai alzare la voce. È un’arte che non si impone, ma si offre con delicatezza, lasciando che sia lo spettatore a scoprire, passo dopo passo, la poesia nascosta nei dettagli.
La mostra alla Milano Art Gallery rappresenta un’occasione preziosa per riconnettersi con un’arte che sussurra, che accompagna e che cura. In un’epoca dominata dalla velocità , le opere di Rosemary Estacchini ci invitano a rallentare, a respirare, e a perderci – o forse ritrovarci – tra le pieghe silenziose della natura.

