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Roma : Gay Pride il 13 giugno

Il titolo di questa edizione sarà: “Liberiamoci”

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Andrea Maccarrone, presidente del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli dichiara che 'Liberiamoci'' la manifestazione dell’orgoglio Gay che si sterrà a Roma tra due sabati serve anche per dichiarare che 'Vogliamo vivere alla luce del sole i nostri diritti umani . In questo percorso i paesi europei e gli Usa hanno compiuto passi da gigante, la Russia e altri stati dell'est Europa hanno compiuto pesanti passi indietro. Noi siamo in mezzo, in una sorta di limbo''.

Secondo Maccarrone le nuove proposte di legge lasciano molto a desiderare per non parlare del modello tedesco vecchi di 15 anni fa e ora riportato in auge. La proposta di legge sulle unioni civili istituisce un ghetto: le unioni civili all'italiana.  E’ dello stesso avviso anche l’assessora capitolina alle Pari opportunità, Alessandra Cattoi, secondo la quale sicuramente il sindaco Marino ha dato veramente una svolta al registro delle unioni civili ma il lavoro da fare è ancora tanto.

Il Pride romano per questa edizione gemellato con quello di Belgrado partirà da piazza della Repubblica per arrivare a piazza Venezia, e sarà preceduto da sei giorni di dibattiti e incontri all'ex mattatoio del Testaccio, dove non mancheranno feste a tema. I carri che sfileranno saranno 15, cinque in più della scorsa edizione, e per la prima volta saranno seguiti da sindaco, giunta e il consiglio comunale, accompagnati dai minisindaci dei municipi romani, che sfileranno dietro uno striscione del Campidoglio, con la scritta Roma e lo scudo simbolo della città.

Secca la replica del Vaticano per voce del Monsignor Paglia presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia ''Io sono rispettoso di tutte le individualità; dirò di più: per me ogni persona è sacra, in qualsiasi situazione si trovi. Ma da che mondo è mondo, la famiglia è formata soltanto da un uomo e una donna, con i loro figli. Bisogna evitare una nuova Babele. Purtroppo la società sembra votata al culto della egolatria, sul cui altare si è pronti a sacrificare tutto, in nome di un esasperato individualismo''.

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