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Saper valorizzare il Made in Italy delle micro e piccole imprese attraverso l’associazionismo

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Quando si parla di associazionismo datoriale spesso si perde il suo significato più profondo: il mettere assieme le forze per un vantaggio più grande, sia per il singolo che per la comunità.Oggi, mentre si osserva l’evoluzione delle dinamiche tra UE e America, la gestione della Sostenibilità, dei dazi e delle politiche economiche, ci dimentichiamo che esiste una sola strada: quella di unire le forze, per poter competere, emergere, crescere.“Insieme si Può’ è la citazione che meglio rappresenta CONFIMEA IMPRESE e che sempre menziono durante gli eventi sul tutto il territorio nazionale, perché sono convinto che sia la vera chiave di volta per il nostro tessuto imprenditoriale: la sinergia tra le singole imprese può davvero creare risultati singolarmente non ottenibili.Le nostre imprese non sono solo un’eccellenza, ma anche un’eccezione nel quadro europeo: tante e piccole, familiari, radicate nella tradizione. E questo mal si sposa con gli indirizzi comunitari che dialogano con grandi dimensioni, con imprese strutturate e tutt’altre possibilità finanziarie e gestionali.L’unica via per competere è unire le forze, dialogando a tutti i livelli per creare progetti che valorizzino la nostra unicità. Ed è questo quello che noi facciamo ogni giorno come associazione datoriale: creare sinergie con le istituzioni, con le imprese, con la comunità per poter superare gli ostacoli dell’essere “micro” diventando grandi insieme.Non sono solo parole, piuttosto sono ideali che ogni giorno concretizziamo: lo dimostrano i tanti progetti di aiuto alle imprese che mettiamo a disposizione delle nostre aziende associate, che sono davvero grandi risorse in questi tempi così difficili.La sfida più dura? Far alzare la testa agli imprenditori, che spesso, così presi dal lavoro quotidiano fanno fatica a stare al passo con il cambiamento, a conoscere quanti aiuti sono reperibili, a selezionare le informazioni e i servizi migliori per aiutare il proprio business al di là di una burocrazia che in Italia è il nemico numero uno dell’innovazione.Ci troviamo ancora una volta in un momento di forte cambiamento degli asset politici, una nuova sfida si affaccia per gli imprenditori italiani, ma sono convinto che, insieme, riusciremo a trarre il meglio e farci riconoscere come eccellenza nel panorama imprenditoriale mondiale.

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