"Veronica, questa è la prima lettera che ti scrivo dopo i due colloqui che abbiamo avuto in carcere" inizia così la lettera di Davide Stival alla moglie secondo quanto divulgato dall’agenzia stampa Agi e continua: "Il mio non è un abbandono, ne' voglio farti del male, ciò che voglio è solo ottenere giustizia per Loris, così come dici di volere anche tu. Tantissime cose brutte sono state dette sulla nostra famiglia e sui tuoi comportamenti verso di me e verso i nostri figli, ed il mio avvocato ha precisato e chiarito che tali cattiverie dette su di te io non le avevo mai viste con con i miei occhi, o sentite.  Il bambino è l'unica ragione di vita che mi è rimasta per andare avanti e non voglio che subisca traumi psicologici; farò di tutto per proteggerlo e tutelarlo. Tra qualche giorno ci sarà l'incidente probatorio sulle telecamere e spero con tutto me stesso di vedere la tua auto che si dirige verso la scuola di Loris, così come tu hai sempre sostenuto.”

La custodia esclusiva del fratellino di Loris , secondo quanto dichiarato dal legale di Davide Stival, avvoato Daniele Scrofani , non è stata chiesta dal suo assistito ma si tratta di un provvedimento "autonomo" del Tribunale dei minori per tutelare il bambino.

"Gli inquirenti, sulla base delle indagini svolte, sono sicurissimi del fatto che tu non abbia accompagnato Loris a scuola -prosegue Stival e e conclude-  Quello che voglio da te è che ricordi quel 29 novembre, attimo per attimo, e che dica cosa è successo veramente. Solo così Loris potrà trovare finalmente pace." L'avvocato Francesco Villardita difensore di Veronica Panarello, fa sapere che ancora non è stata fissata la data d'inizio delle operazioni peritali dell'incidente probatorio.