“Oltre i Confini: La Bellezza degli Incontri Culturali che riscrivono la
storia, Ex Vice Ministro della Cultura dell’Uzbekistan Kamola Akilova e il
Presidente dell’associazione culturale internazionale Progetto Angeli
Aida Abdullaeva a Pesaro nella Capitale della Cultura italiana 2024”
L’incontro si è svolto il 9 agosto presso l’Alexander Museum Palace Hotel di proprietà del
conte Alessandro Marcucci Pinoli, ed è stato organizzato dalla presidente
dell’Associazione Progetto Angeli, Aida Abdullaeva.
Ospite d’onore dell’evento è stata Kamola Akilova, ex Vice Ministro della Cultura
dell’Uzbekistan, nonché Accademico dell’Accademia delle Arti dell’Uzbekistan. Kamola,
Dottore in Storia dell’Arte e Professore, è anche Direttore della Galleria delle Belle Arti
dell’Uzbekistan, e figura tra le Top 35 donne più influenti nel campo della politica, cultura e
imprenditoria dell’Uzbekistan. Era accompagnata dall’artista uzbeca e storica
dell’architettura e dell’arte, Munis Mirpulatova.
Durante l’incontro, Kamola ha visitato una mostra d’arte che esponeva opere del rinomato
artista Akmal Nur, attuale Presidente dell’Accademia delle Belle Arti dell’Uzbekistan,
recentemente insignito di prestigiosi premi e riconoscimenti dal presidente dell’Uzbekistan.
La mostra presentava anche lavori di maestri e giovani artisti dell’Università di Tashkent
Kimyo, insieme a creazioni dell’artista designer Paola Zannoni esposti dal 7 al 11 agosto.
Il presidente del prestigioso premio International art Prize Giotto ovvero la dott.ssa Melinda Miceli,
critico d'arte e scrittrice internazionale premiatissima ha premiato l'artista e organizzatrice
Aida Abdullaeva per le connessioni d'arte internazionali che ha saputo creare.
Inoltre, Kamola ha avuto l’opportunità di esplorare la galleria degli Specchi, dove erano
esposti quadri dell’artista Enos Zaniboli. La giornata è stata caratterizzata da
conversazioni stimolanti con artista Lilian Callegari, fotografo Daniele Cama, dott.ssa
Taca Rodica riguardanti nuovi progetti e future installazioni previste alla Biennale di
Tashkent.
Il conte Alessandro Marcucci Pinoli è stato invitato a visitare le città di Tashkent e
Samarcanda, dove parteciperà come membro del Comitato della giuria della Biennale di
arte moderna di Tashkent.
Nato a Pesaro, Alessandro Nani Marcucci Pinoli è una figura poliedrica e di
spicco nel panorama culturale italiano. Laureato in Giurisprudenza, ha svolto
un’importante carriera come avvocato, affiancando il suo operato a ruoli diplomatici come
console e ambasciatore. La sua vita è costellata di riconoscimenti prestigiosi: insignito di
titoli quali cavaliere, commendatore e Gran Croce di vari ordini, tra cui quello della
Repubblica Italiana, Marcucci Pinoli si erge come un simbolo di eccellenza e impegno
civico.
Imprenditore di successo, ha guidato la più grande catena alberghiera nazionale, ma è
nella sua dedizione all’arte che si manifesta la sua vera essenza. Per quattro anni, ha
orchestrato un’opera ambiziosa: l’Alexander Museum Palace Hotel di Pesaro, fusione
di architettura e creatività che ha visto la luce grazie alla collaborazione di cento artisti.
Inaugurato il 28 giugno 2008, questo hotel non è solo un luogo di soggiorno, ma
un’esperienza sensoriale; è l’unica struttura italiana a figurare nella top 10 dei design hotel
europei e, nel 2011, è stata omaggiata della qualifica di “opera d’arte non trasportabile”
durante la Biennale di Venezia, testimoniando l’incontro tra ospitalità e arte
contemporanea.
In veste di Art Director della “Galleria Dello Specchi”, Marcucci Pinoli si dedica con
passione alla promozione dell’arte, organizzando, da sedici anni, eventi culturali che
spaziano dalle inaugurazioni di mostre a serate di poesia, creando così un vivace punto di
incontro per artisti e appassionati. La sua collezione artistica privata, composta da un
numero impressionante di opere, non è solo un’espressione del suo gusto personale, ma
un riflesso della sua dedizione e della sua incessante ricerca della bellezza. La capacità di
Marcucci Pinoli di coniugare imprenditoria e arte lo posiziona come un interlocutore
privilegiato nel dialogo culturale contemporaneo.
Questi incontri non solo generano gioia e frutti tangibili, ma si rivelano particolarmente
significativi quando favoriscono il rafforzamento dei legami culturali tra i Paesi, lasciando
un’impronta duratura e piacevole nel ricordo di chi vi partecipa.
Melinda Miceli