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Da Biella a Santhià, un viaggio in Vespa per i bimbi autistici

7.000 km in Vespa per sensibilizzare l'Italia a questa patologia ancora poco conosciuta

a cura della redazione
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7.000 km, da Biella a Santhià, per sensibilizzare l’intera popolazione italiana a una malattia sempre più presente nella penisola: l’autismo.  Quattro pensionati (Augusto Gaudino, Carlo Morandi, Domenico Gelmi e Giuseppe Bezzon) gireranno l’Italia con le loro Vespa in senso antiorario, in 27 tappe per raccogliere fondi destinati ai progetti locali per ogni tappa, divenendo così un mezzo pubblicitario e di raccolta fondi.  Nell’incontro di presentazione, Augusto Gaudino ha spiegato la motivazione di questo viaggio: «L’autismo è una patologia ancora poco conosciuta in Italia, seppur prenda in considerazione un bambino su 110 e ben 450 mila famiglie in Italia siano coinvolte.  conosciamo ancora poco di questa patologia, solo tante ipotesi e poco di concreto.» Tuttavia gli organizzatori hanno dovuto affrontare anche le spese per la realizazzione dell’impresa. «Le spese ammontano a circa 13 mila euro, fortunatamente abbiamo sponsor importanti, ma purtroppo mancano le aziende biellesi che invece avevano risposto bene alla prima edizione del 2011.»
Gaudino spiega anche il motivo che li ha portato alla scelta della tappa di partenza: «Partiremo da Biella perché è qui che è nata la Vespa – spiega Guadino – il via sarà dato sabato prossimo in via Duomo a Biella, che sarà chiusa al traffico dalle ore 10.00 alle 11.30. In questo modo potremmo anche esporre le nostre vespa e le moto nei vari gazebo. »
I quattro organizzatori percorreranno 450 km al giorno, al termine di ogni giorno ad attenderli ci saranno conferenze e convegni e saranno ospitati dai vari Vespa Club. Non sarà certo una vacanza di piacere, ma nemmeno paragonabile alle difficoltà che le famiglie italiane con soggetti affetti da autismo devono affrontare ogni giorno. «I comportamenti delle persone autistiche sono davvero peculiari: basta trascorrere anche solo un’ora con loro per rendersene conto. Fra le loro famiglie il tasso di separazioni, divorzi e suicidi è altissimo. È un discorso da approfondire.» Tra i tanti buoni propositi c’è anche spazio per un desiderio «Il nostro sogno sarebbe stato incontrare il Papa.» Ammette infine Gaudino.

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