Dopo neanche 20 giorni agli arresti domiciliari è tornato in libertà il ventottenne marocchino che lo scorso 3 gennaio ha travolto e ucciso, a bordo della sua auto, Giancarlo Ravidà , un giovane ragazzo che stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. I familiari e gli amici del ragazzo, scossi e addolorato chiedevano giustizia per il povero Giancarlo strappato alla vita dal giovane marocchino che lo investì quella maledetta sera e non si preoccupò nemmeno di prestargli i primi soccorsi. Il tribunale del riesame di Firenze ha accolto il ricorso presentato dall'avvocato del ventottenne, Leonardo Pugi, contro la misura di custodia cautelare disposta dal Gip di Prato. Il ventottenne, che si era costituito due giorni dopo l'incidente raccontando agli inquirenti di aver avuto paura delle conseguenze dell'impatto e di essersi fermato nel luogo dell'incidente senza aver avuto il coraggio di ammettere le proprie responsabilità , è indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso.