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Risparmio: sempre più donne protagoniste

il 46% dei depositi amministrati è gestito al femminile

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In Italia la percentuale di risparmiatrici donne si sta avvicinando in maggior misura a quella maschile nonostante asset class differenti e un maggiore interessamento delle fasce d'età più mature anzichè di quelle più giovanili. La quota di depositi amministrati al femminile alla fine dello scorso anno si attestava intorno al 46% del totale contro il 54% riferibile agli uomini. Nel 2002 lo stesso rapporto era 60%-40%. In vent'anni la forbice si è ridotta dal 20% all'8% e ritengo che presto raggiungeremo la parità. Il gap aumenta in materia di importo investito, pur in miglioramento rispetto a prima: se due anni fa l'investimento medio maschile era di circa 60.000 euro e quello femminile di 52.000 euro circa lo scorso anno le stesse voci  riportavano rispettivamente  48.000 e 42.000. Ciò che realmente distanzia risparmiatrici e risparmiatori, con conseguenze anche per le strategie degli  intermediari finanziari distributori degli strumenti finanziari, pare che sia la propensione al rischio. L'asset allocation mette infatti in evidenza un portafoglio gestito dalle donne più prudente, con la quota azionaria che decresce dal 25% al 19%., in favore dei fondi obbligazionari, monetari o flessibili. D'altra parte diversi livelli salariali e patrimoni più contenuti possono comportare una maggior cautela e una ridotta disponibilità; inoltre le donne hanno iniziato ad occuparsi di prodotti di investimento in tempi più recenti e  l'operatività in strumenti finanziari mostra maggior attenzione alla programmazione di lungo termine delle necessità finanziarie familiari. C'è anche il tema della sostenibilità, sicuramente più nelle corde femminili; i fondi ESG rispecchiano la sensibilità delle donne alle tematiche sociali ma vi sono anche strumenti che esaminano la governance delle aziende e perciò non possono prescindere  dall'impegno alla parità di genere o al rispetto delle diversità. Cresce inoltre la presenza femminile tra i  Gestori Privati e Affluent, cioè tra coloro a cui spetta il governo della clientela : Il loro lavoro si focalizza sui bisogni del cliente e si declina in consulenza del patrimonio in ambito di investimenti e tutela, prendendo  in considerazione tutti i prodotti disponibili sul mercato. Osservando meglio le anagrafiche dei portafogli si nota come la presenza femminile rimane sotto al 50% sino ai  Boomers,  - cioè  alla generazione dei nati tra la seconda metà degli anni Quaranta e la seconda metà degli anni Sessanta, individui quindi che hanno oggi, nel 2023, tra i 59 e i 77 anni - , per superare la soglia solo dalla cosiddetta  Generazione silenziosa,  la coorte demografica che segue la Greatest Generation e precede i baby boomers. Comprende gli individui nati tra il 1928 e il 1945. Un dato che evidenzia come il numero medio di risparmiatrici possa essere 'gonfiato'  dal contributo di quelle in età avanzata, più informate e probabilmente anche nella condizione di gestire le ricchezze ereditate dal coniuge, mentre le giovani restano ancora in disparte. E' perciò soprattutto nella volontà di coinvolgere le generazioni più giovani che deve adesso muoversi il mercato: combinare tematiche finanziarie, canali di comunicazione e innovazione per educarle al risparmio anche con importi modesti.

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