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Perdita del potere d'acquisto, sempre più famiglie si rivolgono ai 'Compro oro'

Settore preso di mira dalla criminalità organizzata

a cura della redazione
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'Compro oro' sempre più sulla cresta dell'onda. È la situazione tratteggiata dal rapporto Eurispes del 2013 che denota un calo del potere di acquisto di famiglie e imprese. Queste decidono sempre più spesso di vendere i gioielli di famiglia magari tenuti al chiuso dei cassetti per tanti anni rendendo tale settore sempre più appetibile per le organizzazioni criminali. 

Solo in questo anno la Guardia di Finanza ha arrestato 52 persone con l'accusa di traffici illeciti di metalli preziosi, un aumento del 200% rispetto all'anno scorso. Sostanziale incremento si è avuto anche nella quantità di metalli preziosi sequestrati: un +86% di oro e argento. 
Secondo la ricerca dell'Eurispes è il 28,1% di italiani si è rivolto a un 'Compro oro'.

Le Fiamme Gialle rivelano che sono diversi i sistemi usati dalla criminalità per fare profitti su questo mercato. Spesso si 'esporta' in modo fraudolento l'oro verso aziende estere fantasma per mascherare la vendita in nero in Italia. Altre volte argento e oro non vengono annotati - o solo in parte - sugli appositi registri. Altre volte i fantomatici 'Compro oro' non hanno nessuna licenza per operare.

Eclatante il caso di Modena. Un intero nucleo familiare è stato arrestato. Possedeva 29 punti 'Compro oro' dai quali hanno venduto per tre anni gioielli e preziosi provenienti dai campi nomadi per un guadagno di oltre 32 milioni di euro. 

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