Ikigai, romanzo d’esordio di Siro Comencini, pubblicato dall’editore di Verona Qui Edit racconta di uno dei sentimenti più universali e da sempre discussi in sede letteraria, l’amore. L’amore non inteso come un sentimento in grado di rimettere tutto in discussione, di cambiare certamente il futuro ma senza disdegnare di rileggere il passato in virtù di un nuovo presente. Un presente inaspettato che riporta sui propri passi i due protagonisti, Marta e Filippo, entrambi delusi dall’amore, ormai rassegnati all’impossibilità di trovare qualcuno che si incastri come il pezzo di un puzzle. Qualcuno che possa essere l’ikigai, il senso dei nostri giorni e delle nostre scelte.
Al centro di “Ikigai” ci sono Filippo e Marta e il loro incontro inaspettato durante un giorno che non sembra avere niente di diverso dagli altri. Nel “Times”, il locale che Filippo ha preso in gestione per una stagione, dal momento in cui metterà piede la giovane studentessa Marta tutto sarà destinato a cambiare, in primis per Filippo che non si aspetta proprio che la propria vita possa ancora una volta sorprenderlo e sconquassare tutte le sue certezze. “Ikigai” è il romanzo dell’interiorità perché si fa carico di raccontare l’incontro e la nascita dell’amore tra Filippo e Marta, ma anziché narrarla dall’esterno, a rendere originale il romanzo è soprattutto quella capacità di Comencini di raccontare i sentimenti, come se lo spazio previlegiato della narrazione non fossero luoghi, né il litorale toscano dove sorge il “Times”, quanto piuttosto le camere segrete degli animi dei protagonisti.
Voci interiori e pensieri si mescolano a ciò che avviene fisicamente nel racconto, dando vita a una storia che si sviluppa tra visto e non-visto, tra irrealtà e realtà. Ogni pagina di “Ikigai” è infatti continuamente attraversata dalle voci interiori dei personaggi, del loro modo di studiarsi e scrutarsi a vicenda, come a significare che incontrarsi e poi conoscersi siano fenomeni che avvengono soprattutto dentro di noi – e non invece all’esterno.
Attraverso il suo esordio narrativo, lo scrittore Siro Comencini fa intendere al lettore quanto ogni gesto non sia semplicemente un gesto ma quando invece si nasconda dietro tutte le azioni e le decisioni che prendiamo. Con una lingua fresca e uno stile che non ha nulla da invidiare ai grandi scrittori contemporanei, Comencini ha scritto un libro che vale la pena di esser letto – e magari, amato.