La Festa della Lega Nord dell’Emilia Romagna,prevista per domani 3 agosto a Milano Marittima, rivelerà l’assenza del ministro dell’integrazione Cecile Kyenge. A seguito delle ripetute manifestazioni di attacco e di dissenso nei suoi confronti, il ministro ha parlato chiaro e, consapevole del rischio di incappare in nuove forme di disapprovazione, non ha accetta la breve dichiarazione del segretario nazionale della Lega Nord Roberto Maroni che prometteva di chiamarla per rassicurarla, e ha dichiarato ufficialmente di non accettare l’invito.
La Kyenge quindi, pur confermando la propria disponibilità e la propria apertura al dialogo e al confronto, ribadisce con fermezza la necessità di "adeguate condizioni" che implichino rispetto non solo della figura istituzionale ma anche e soprattutto della persona.
Lo scenario di cui il ministro Cecilia Kyenge è stata protagonista in questi giorni, infatti, è al limite di una profonda mancanza di riguardo e di conoscenza relativamente al problema, ahimè ancora tale, della diversità .
La complessa dinamica del diritto alla cittadinanza italiana per chi nasce in Italia (ius soli) non potrà mai, come per la maggior parte delle decisioni, trovare l’accordo e il consenso della totalità ; eppure la diversità , e la sua accettazione, risiedono soprattutto in questo: nel sapersi confrontare, nell'avere gli strumenti giusti per farlo, nel saper ascoltare e nell'essere realmente disponibili a farlo sempre con rispetto e sempre nel modo giusto. Le posizioni estreme e avvalorate per partito preso, non porteranno mai a nulla se non vengono sottoposte al dibattito e al confronto liberi di chi la pensa diversamente.