ll rapporto Eurispes fa riflettere. Se gli adulti, esattamente il 60% degli italiani pensa che nascere e vivere in Italia sia tutto sommato una fortuna, se andiamo a leggere le risposte dei giovani si scopre che il 50% dei questi ultimi con un' età compresa tra i 25 i 34 anni sogna di scappare lontano dal proprio paese. Non si tratterebbe comunque della fuga intercontinentale di ottocentesca e novecentesca memoria. Anche se gli Stati uniti restano una meta appetibile con il 16,1 % , la maggioranza dei più giovani, il 16,5%, vorrebbe emigrare nella vicina Francia e in Spagna, vi andrebbe volentieri il 14,3%. Questi i tre paesi più gettonati seguiti da Inghilterra 11,9% Germania 10,1% , Svizzera, Canada, Olanda, Brasile, Danimarca e Norvegia, tutti nell’area europea. Interessante notare che la maggior parte dei giovani del Sud non lascerebbe la propria terra nonostante siano i più penalizzati.
Il momento critico per i giovani arriva verso i 25 anni quando si rendono conto che il mondo del lavoro italiano non offre loro molte possibilità e che la precarietà è la regola. Ed è proprio la mancanza di un lavoro a lungo termine e sicuro che viene percepito come uno dei mali peggiori del nostro paese, esattamente dal 43,5% dei più giovani (18-24 enni. Inutile dire che al sud il problema è avvertito più che al nord con la preoccupazione del 40% dei giovani contro il 30% del nord est, il 25,6% del Nord Ovest e il 18% del centro). Per quanto riguarda la voglia di partire a livello generale occorre fare un distinguo tra gli abitanti delle isole di cui il 62,9% non vuole assolutamente lasciare l’Italia, mentre quasi la metà degli abitanti del nord ovest 49% è pronto a fare la valigia.
Ma per quali motivi gli italiani vorrebbero viere in un altro paese? La prima causa, come già appurato, per il 35% egli intervistati è la mancanza di opportunità di lavoro, il secondo è l’idea che l’estero offra maggiori possibilità per i propri figli 12,7%, seguiti da coloro che cercano una maggiore sicurezza 9,1%, un clima politico migliore 7,8% , maggiore libertà di opinione e di espressione 7,5% , il costo minore della vita 7,5%, un ambiente culturale più brillante 6,9% e semplice curiosità 5,6%.

