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"Il Richiamo del dirupo", il romanzo d'esordio di Mìcol Mei sulle seconde occasioni che la vita talvolta ci offre

Un libro che lascia col fiato sospeso e che racconta chi di speranza muore

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Il Richiamo del dirupo di Micol Mei (Miraggi Edizioni) è un romanzo che seduce e inganna: fin dalle prime pagine sembra ciò che in realtà non si rivelerà essere, si scorge un mistero, il non-detto, e si percepisce l’atmosfera letteraria propria dei gialli classici; tuttavia, ben presto il lettore si trova a rivedere la sua convinzione, ciò che egli credeva di aver compreso senza possibilità di fraintendimento, e l’alone di mistero scompare, lasciando spazio a un testo così vivido da sembrare una piece teatrale – per poi lasciare nuovamente spazio a una verità che si dipana riga dopo riga, ma che in definitiva potrebbe variare a seconda del lettore a cui se ne domandi. 

Il Pallido rifugio, una casa in stile vittoriano situata in una scogliera a picco sul mare, sarà il palcoscenico costruito dall’autrice, un luogo misterioso e atavico in cui la storia prenderà forma. Quattro ospiti inusuali, del tutto sconosciuti, scopriranno di essere finiti in quel luogo per lo stesso motivo: fuggire da tutto e da tutti, dai ricordi e dal passato soprattutto; ma nulla è come appare e cercheranno di capire in quale strana situazione siano finiti.

Ognuno dei quattro personaggi apporta alla narrazione un pezzo del proprio trascorso personale che ha contraddistinto il loro passato e segnato il futuro. Sono storie lontane tra loro, in apparenza quasi slegate dai personaggi che le hanno vissute. Ogni ospite della villa si trova dunque a ripercorre un evento raccontando un pezzo di sé in prima persona – singolare è proprio questo aspetto della scrittura di Mei, la capacità di spostare la narrazione e il punto di vista da un personaggio all’altro, intrigando e al contempo confondendo il lettore –; ogni racconto è intriso di colpe e responsabilità, di ricordi da schiarire. Tutto nel “Richiamo del Dirupo” si fa piazza di discussione e punti di vista, metafora di altro, emblema di situazioni e sentimenti che ognuno di noi ha vissuto almeno una volta nella vita. Eppure, ogni personaggio avrà la possibilità di ritrovare la pace, di regalarsi un’occasione per cucire le proprie ferite, disinfettandosi dal male esterno e da quella vita da cui vorrebbero solo scappare.

Il Richiamo del dirupo è il romanzo delle seconde occasioni, di chi ha perso tutto e ha deciso di andare in cerca di altro. Di chi non si arrende e di chi trova nella speranza il riscatto della propria perdizione. 

Informazioni sul romanzo
Editore Miraggi Edizioni
Pagine 128
EAN 9788833861593
Ufficio stampa incaricato Autolibri.it – autolibri@aldostefanomarino.it
Sito dell'autrice www.micolmei.it

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