Un'estate molto calda quella del centrodestra che sotto la pressione mediatica e delle opposizioni, deve affrontare i casi giudiziari che riguardano esponenti politici di rilievo, quali il ministro del turismo Daniela Santanchè, il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, e indirettamente il Presidente del Senato Ignazio La Russa per la vicenda di una presunta violenza sessuale del suo terzogenito Leonardo Apache. In un’intervista al quotidiano milanese Libero, il Vicepresidente del Consiglio e ministro degli esteri Antonio Tajani, in seguito alle vicende giudiziarie che interessano alcuni esponenti del centrodestra, si sofferma sull'importanza di dare maggiori garanzie ai cittadini sotto processo: “I fatti di questi giorni mi lasciano molto perplesso e non fanno che confermare la bontà delle nostre idee. La riforma della giustizia e’ un impegno che abbiamo preso con gli elettori e noi di Forza Italia ne parlavamo gia’ nel 1994, prima che a Berlusconi arrivasse quell’avviso di garanzia durante la Conferenza internazionale sulla criminalita’ a Napoli. I cittadini sotto processo devono avere piu’ garanzie, la nostra cultura giuridica poggia su principi garantisti come ‘in dubio pro reo’ e ‘nulla poena sine lege. Prendiamo atto che l’Associazione nazionale dei magistrati esprime un giudizio contrario all’abolizione dell’abuso di ufficio. Bene. Sappiamo anche che ci sono centinaia di sindaci di ogni partito favorevoli all’abolizione di quel reato, che e’ ridicolo e paralizza le attivita’ amministrative. La decisione spetta al potere legislativo, che e’ in capo al Parlamento. Il potere giudiziario non deve fare le leggi ne’ interferire nella loro formazione: il suo compito e quello di applicarle ed amministrare la giustizia”.

