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Alle Maldive condanna a morte per i minori

Il 27 aprile scorso il governo maldiviano ha reintrodotto la pena di morte che colpirà anche i minori

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Il 27 aprile 2014 il governo delle Maldive ha reintrodotto la pena di morte nel paese e fatto ancora più grave si è resa possibile la pena di morte per i minori colpevoli di omicidio, L’esecuzione avverrà con iniezione letale quando il reo ha raggiunto la maggior età, tuttavia non lenisce la gravità della misura. I media non hanno dato  risalto alla decisione del governo.  Lo storico Giuseppe di Bella e Jacques Maillot fondatore del tour operator Nouvelle Frontieres invitano  i turisti  a boicottare il paese, perchè solo così si potrà far tornare il governo di questo splendido paese tropicale alla ragione. 
"Rifiutiamoci di rilassarci sulle spiagge di questo paradiso tropicale di cartone, senza preoccuparci del destino che potrebbe essere riservato per i suoi residenti, minori e bambini. Rifiutiamoci  di contribuire allo sviluppo economico di un tale paese. "Ha ribadito Giuseppe di Bella

Il presidente dell’arcipelago, dove vige la religione musulmana,  Abdulla Yameen Abdul Gayoom  ha dichiarato di far  semplicemente rispettare la sharia (legge sacra)  e  si giustifica dicendo che "l'omicidio deve essere punito con l'omicidio." Nella Maldive la responsabilità penale è fissata a 10 anni  e a questa età si può essere condannati a morte aspettando la maggiore età. Un’attesa insopportabile , ulteriore tortura aggiunta alla pena capitale.
Malgrado il modesto eco mediatico di questa decisione , molti chiedono il boicottaggio definitivo del paese, sia da parte dei tour operator che dei turisti ,sperando così di far ritirare il decreto . Non  è  poi così impossibile se si pensa che l’economia maldiviana è fortemente dipendente dal turismo che rappresenta il 30% del prodotto interno lordo

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