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Storie di donne: Marzia e la sua metamorfosi

Marzia Rocchi ha presentato una sua nuova personale dal titolo autobiografico

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“ Lo sa Dio cosa ho provato il giorno dell’inaugurazione”  racconta Marzia.  La sua personale “Vita e metamorfosi della donna” è in corso alle Murate di Firenze, centro culturale nevralgico  della città, è iniziata l'undici maggio e terminerà il  25 dello stesso mese.  “ Praticamente mi sono messa in piazza" confessa la nostra pittricie. " In questi miei quadri c’è  tutta la mia storia la mia metamorfosi appunto. Ero felicissima, tesa , preoccupata , orgogliosa felice e ansiosa”  Eppure è sopravvissuta ed eccola qui con gli occhi che le brillano, il fisico da adolescente nonostante i suoi 60 anni suonati a raccontarsi attraverso i suoi quadri, quelli dell'inizio  datati 1976 e gli ultimissimi dipinti in questo ultimo anno. ( la sua storia al link http://www.notizienazionali.net/notizie/attualita/3015/storie-di-donne--marzia-rocchi) Percorriamo la galleria osservando i suoi primi quadri, figure femminili chiuse in loro stesse in un paesaggio opprimente, dove è rimasto catturato il talento dell’artista che tuttavia non riesce a liberare le sue donne,   imprigionate tra forme geometriche e uno sfondo arancione ottenuto mescolando fino allo sfinimento i colori. “ Vedi questo arancione? Era unico nessuno lo aveva creato prima. E la geometria che vedi nei quadri è tutta opera del pennello nessun aiuto, solo la mia mano. Li definirono quadri metafisici –surreali , uno stile tutto mio."

Le donne dei  quadri di Marzia ragazza sono  inserite in un paesaggio cupo , come alberi affondano le radici per terra e non potranno mai volare, vittime del giudizio del pregiudizio, della violenze subite proprio come l’autrice. Ma dopo un po' arrivano i quadri più recenti, non più un arancione cupo e unico ma un verde che richiama il mare dei giorni migliori, la primavera, la speranza: un’altra donna decisamente.
Una donna che ancora non riesce ad esprimere a parole quello che prova e che è riuscita a conquistare in anni di fatiche e lotte solitarie, perché le manca la bocca ma lo sguardo è sereno curioso pieno di aspettative per un futuro che  sente  radioso. Ma il quadro che più  rappresenta la Marzia di oggi è quello che lei ha intitolato “Evoluzione”  dove  una donna in stato fetale, nasce cavalca le onde della vita, assume ben 14 sembianze per arrivare infine eretta davanti al sole fiera e capace persino di trattenerlo tra le mani, in un tripudio di verde azzurro e il noto arancione. Ma stavolta un arancione vivo solare come la fiamma di un fuoco.  “Questo è il mio tesoro , lo amo infinitamente è la prova che sono riuscita a sconfiggere i miei demoni e i demoni di coloro che volontariamente o involontariamente mi hanno fatto del male”
Marzia come tutti i veri artisti ha una bottega  dove insegna pittura “La bottega di Marzia”  presso l’officina Odeon a   Signa, il paese sulle colline di Firenze dove vive da sempre.   “Mi hanno fatto tornare il desiderio di esporre anche le mie allieve. Pensa  alcune non sapevano tenere un pennello in mano eppure dopo qualche mia lezione non solo sono diventate brave, ma hanno addirittura tenuto delle mostre vendendo dei quadri. Allora se le alunne raggiungono certi risultati mi sono detta perché non può ritentare la maestra?”
E si è detta bene Marzia dal cuore grande che nonostante le emozioni dei suoi quadri vuole regalarci  ancora un po’ di sé,    un segnalibro dove sul retro è stampata una sua poesia :
Si alza all’alba
Velata dal buio
Non sa
Di essere sola
La porte socchiuse
si spalancano
E dopo aver visto la luce
Vola……………….
Niente più la trattiene
Né giudizi
Né restrizioni
Né violenze
Lei consapevole e leggera
Si apre alla vita
La donna

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