Presentata alla Camera dei Deputati da +Europa e Radicali italiani una mozione indirizzata a tutti i Consigli comunali e ai sindaci d’Italia per far sì che si proceda alle registrazioni anagrafiche dei figli di coppie omogenitoriali, indicando entrambi i genitori.
Il testo arriva dopo un dibattito acceso che si trascina ormai da settimane, precisamente da quando una circolare del Prefetto dello scorso 13 marzo ha chiesto al Comune di Milano, così come a tutti i Comuni d’Italia, di interrompere le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei figli nati da coppie omogenitoriali. Proprio per questo, le famiglie arcobaleno sono scese in piazza prima a Milano sabato 18 marzo e poi a Roma, la scorsa domenica.
“Questa ‘piccola cosa’ dello stop alle trascrizioni – sferza Emma Bonino – ne esprime tante altre, tra cui l’automatismo della proibizione di questo governo. Mentre la società va avanti, l’ideologia della famiglia ‘Mulino bianco’ è dura a morire”.
La mozione ha lo scopo di sollecitare il Parlamento a discutere le proposte di legge in materia di riconoscimento dello stato di figli delle famiglie arcobaleno. Per Riccardo Magi, Segretario di +Europa, si tratta di “strumenti per la mobilitazione dal basso perché finora la maggioranza non ha fatto riferimento in nessun modo alla richiesta del 2021 della Corte Costituzionale al Parlamento di emanare una legge che tuteli i figli concepiti con la Gpa”.
Gli fa da eco anche Federico Pizzarotti, Presidente di +Europa, che sottolinea come “se ci fosse un movimento largo che parte dai comuni, sarebbe difficile fare ricorsi a tutti ma si dovrebbe prendere atto. È importante avere una linea comune che parte dai territori”.
“Si parla di coraggio dei sindaci, ma in un Paese civile e democratico – sottolinea Carla Taibi, tesoriera di + Europa – non dovrebbe trattarsi di una questione di coraggio ma di una questione di diritto”.
Non manca neanche una stoccata alla Premier, che arriva dal deputato Benedetto Della Vedova che rimarca come “Giorgia Meloni avrebbe cercato una torsione identitaria sui diritti ma qui stiamo parlando della vita reale delle persone, e i reazionari vogliono frenare quello che nella società liberamente si produce”.
Presenti in conferenza anche Giulia Crivellini, avvocata e tesoriera di Radicali Italiani, Federica Valcausa, Segretaria di Radicali Milano, Raffaella Stacciarini, tesoriera di Radicali Milano e il Presidente di Certi Diritti, Claudio Uberti.