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Come ci stanno manipolando col senso di colpa. Per qualsiasi cosa.

Andrea Cionci - autore dell'articolo pubblicato sul suo blog

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12 marzo 2023

di Andrea Cionci

 

“Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa”, si recitava durante la vecchia messa vetus ordo, in latino, oggi bandita dalla falsa chiesa antipapale bergogliana. La modernità ci ha messo sessant’anni per liberarsi dal presunto “senso di colpa cattolico”, ma il guaio è che questo è stato sostituito da molti altri, cento volte più pesanti e omnipervasivi, per i quali non c’è nemmeno l’assoluzione. Si è passati dal peccato religioso individuale, sanabile attraverso un sacramento, al peccato laico collettivo che, invece, resta insanabile e serve a manipolare le masse.

Non potete muovervi, infatti, che il premiato trio mainstream-sinistra internazionale-deep state massonico vi farà sentire uno schifo per qualcosa: perché mangiate la bistecca e non i vermi secchi, per il vostro presunto passato coloniale (anche se siete del ‘77), perché andate in giro con l’auto a benzina, per genocidi non-discutibili compiuti ai tempi del cucco e/o da altri, perché non siete europeisti, atlantisti, e non ve ne frega niente di un conflitto intraslavo, perché restate irriducibilmente eterosessuali o non vi farebbe piacere se vostro figlio indossasse piume di struzzo, perché non volete farvi stravaccinare e usate il contante senza foraggiare le banche, perché non vi piacciono le porcherie dell’arte contemporanea, siete cacciatori, bevete il vino, amate la Patria e non vi inginocchiate davanti a questa o a quella minoranza, e così via.

Ora, attenzione: come tutti i sentimenti umani, anche il senso di colpa ha una sua funzione utile. Spiega lo psichiatra e saggista Giuseppe Magnarapa: “Il senso di colpa ha basi biologiche. E’ un sentimento che avverte l’individuo circa i propri comportamenti antisociali, in base ai quali viene danneggiato un innocente. Viceversa, questo è sospeso in caso di legittima difesa da un aggressore o nel caso dell’applicazione di una giusta sanzione. Il problema c’è quando il senso di colpa viene subdolamente indotto per un profitto non dichiarato. Non a caso è uno dei principali strumenti dei manipolatori i quali inducono altri, con modalità apparentemente benigne, a fare cose nell’interesse di chi trasmette la suggestione”.

Tratto tipico dell’induttore di sensi di colpa è muoversi sul piano emotivo: ingenerare prima compassione per se stesso, o enti terzi, e poi passare all’accusa, distruggendo così l’autostima della vittima la quale rinuncerà a decidere in modo autonomo sottomettendosi al manipolatore, riconosciuto come moralmente superiore.

Potrà sembrarvi assurdo, ma una delle più comuni dinamiche del genere si subisce, in famiglia, dai meno sospettabili: i bambini. “Mamma sei cattiva!” grida il pupo per far sentire in colpa la madre che lo ha punito e quindi, acquisire potere su di lei. Siccome molti genitori di oggi, invertendo un criterio ancestrale, sono divenuti i mendicanti dell’amore dei figli, ecco che crescono generazioni di piccoli dittatori.

Se la vittima della manipolazione non oppone un filtro logico-critico e non ha una solida base valoriale grazie alla quale verificare se ciò che ha fatto (o non fatto) rientra nel proprio diritto o nei canoni di ciò che è giusto, sarà spacciata. 

La cosa gravissima è che oggi questo plagio viene indotto a livello collettivo, per intere società che, al momento, risultano impreparate a difendersene.

L'obiettivo dei sensi di colpa indotti da poteri non sempre riconoscibili  è quello di favorire l’annichilimento e la predazione dell’Occidente sotto tutti i punti di vista: politico, culturale, morale, spirituale, psicologico,  geopolitico, demografico, identitario, linguistico, economico, energetico, militare, sanitario,  finanziario, alimentare, etc.

Un utilizzo classico di questa truffa mentale riguarda il cosiddetto “ricatto migratorio”: se ci pensate, vi sono stranieri che si mettono per mare cercando di entrare clandestinamente nel nostro Paese, commettendo un illecito, e poi, se succede qualche tragedia, i colpevoli siamo noi italiani che, pure, ne abbiamo salvati a decine di migliaia e mantenuti a milioni. In base a quale criterio razionale?

Dietro questa operazione, ovviamente, ci sono carabattole massoniche come il vecchio piano di meticciamento dell’Europa del conte Kalergi, l’antico schiavismo applicato da africani oggi detto “scafismo”, e gli interessi della sinistra nostrana passata in blocco ai nemici dell’Italia. Ma pochi ne sanno qualcosa, così a doversi sentire un pizzico sono i politici e financo gli elettori del centrodestra.

Del resto, tutto il politicamente corretto non poggia altrove che sull’imposizione plagiante del senso di colpa. Un’inibizione continua, in ogni settore, che vi bombarda con un messaggio unico: se non vi sottomettete davanti a chicchessia, lo state danneggiando.

Il rimedio? Innanzitutto, appena sentite odore di senso di colpa collettivo mettete – metaforicamente - mano alla rivoltella. In secundis, ragionate e cercate di scoprire se quella contestazione risponde a criteri di legalità, giustizia e ovvio buon senso. Terzo, ribellatevi furiosamente.

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