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PD, Elly Schlein è la nuova segretaria nazionale

Ribaltato il voto dei circoli in cui Bonaccini era stato il più votato

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«C’è un testa a testa» e «lo scrutinio durerà tutta la notte». Ore 22 di ieri sera, appena chiuse le urne delle primarie del PD ai gazebo, e queste erano tra le frasi più diffuse. Erano appena uscite le proiezioni di YouTrend su una possibile affermazione di Elly Schlein e la prudenza predominava nella sede nazionale e tra i massimi dirigenti del Partito Democratico. Una prudenza che, col passare dei minuti, ha ceduto all’avanzare dei numeri. In meno di un’ora l’affermazione della deputata ed ex vicepresidente della Regione Emilia Romagna è diventata chiara ed incontrovertibile.

I risultati definitivi, con i numeri definitivi, sono arrivati nel cuore della notte. Ma quando mancavano ancora poco meno di 60 minuti alla fine della giornata Elly Schlein era già la nuova segretaria del Partito Democratico. Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna, compare davanti i microfoni della stampa nazionale e si congratula con la nuova segretaria aggiungendo che ringrazia tutti (anche gli altri competitor alle primarie) e che si metterà a disposizione del partito. 

Stefano Bonaccini aveva prevalso nel voto dei circoli ed alla vigilia delle primarie pubbliche era il netto favorito.  Ieri almeno un milione e trecentomila persone si sono recati nei gazebo e negli altri luoghi in cui tutti, anche i non iscritti, potevano votare. Ed è avvenuto il ribaltone con l’affermazione di Elly Schlein. Alle 23.16 con la quasi totalità degli scrutini completati Schlein aveva conquistato il 53.8% dei voti. 

Elly Schlein, appena i risultati del voto popolare sono apparsi netti e incontrovertibili, ha rilasciato le prime dichiarazioni mentre iniziava la festa dei suoi sostenitori. Salario minimo, giustizia sociale e ambientale sono state le priorità indicate dall’ex parlamentare europeo, rientrata nel Partito Democratico nei mesi scorsi per candidarsi alla segreteria nazionale. Già durante la notte sono arrivate le prime analisi sul significato di questo voto e su quali prospettive avrà il PD nei prossimi mesi. Le priorità indicate da Schlein, la ricerca di una nuova identità di un partito in costante declino elettorale dal 2018 ad oggi, le possibili tensioni interne, saranno le grandi sfide che attendono la neosegretaria. E due domande serpeggiano, tra gli analisti della stampa nazionale, sui social e nelle parole sussurrate (ma non troppo) nei palazzi della politica: il PD rimarrà unito e, soprattutto, Elly Schlein cambierà il PD o sarà il PD a cambiare lei?   

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