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Emergenza Cinghiali: le regioni chiedono la modifica della legge 157

Ad annunciare la richiesta è il vicepresidente della regione Abruzzo in conferenza stampa

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L’emergenza cinghiali non colpisce solo Roma ma sono state le regioni italiane che iniziano a soffrire per la proliferazione di questi ungulati al quale si aggiunge il pericolo di diffusione della peste suina africana. 

Nelle settimane scorse branchi di cinghiali sono stati visti in alcune zone della Capitale, come il parco della Marcigliana e nei giardini di Villa San Pietro, ma anche in altre città, tra le quali Genova dove sono stati avvistati nelle vicinanze del torrente.

Ora un appello al governo affinché intervenga per trovare una soluzione efficace alla diffusione dei cinghiali o  una modifica della legge 157, sulla fauna selvatica, arriva dal vicepresidente della regione Abruzzo ed assessore all'agricoltura e caccia, Emanuele Imprudente, che è intervenuto questa mattina in una conferenza stampa.

Nella conferenza, convocata oggi a Roma nella sede del comitato delle regioni, il vicepresidente Imprudente ha sottolineato come l’invasione dei cinghiali sia “diventata un’emergenza nazionale che richiede provvedimenti straordinari.”

“Tutti e ventuno gli assessori all’Agricoltura delle Regioni italiane – prosegue Imprudente - sono infatti unanimi nel richiedere con forza al Governo l’approvazione di un decreto d’urgenza e immediato per modificare le norme della Legge 157. Norme totalmente inadeguate, risalenti al lontano 1992, che di fatto impediscono a Regioni e Enti locali di intervenire, oltre a quanto già si sta facendo, su una situazione diventata ormai ingestibile.” 

"La nostra priorità - conclude Imprudente - è la pubblica incolumità e prendere iniziative per tutelare le nostre aziende agricole che non ce la fanno più a sostenere i danni alle colture dovuti alla fauna selvatica (cinghiali), la necessità di arginare i nuovi rischi sanitari legati alla peste suina, oltre a limitare il numero degli incidenti stradali”.

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