il 6 Novembre è stato celebrato il 47° anniverasario della "Marci Verde" , una momento imporatante nella storia del Marocco. Una delle ricorrenze più sentite dall'intero popopo. Con essa, il Regno ricorda la riunificazione pacifica delle sue provincie meridionali alla Madre Patria. Possiamo dire il coronamento della precentende "Rivoluzione del Re e del Popolo" che aveva sancito la completa indipenendenza della Nazione.
In questa occasione il Re del Marocco si è rivolto, come tradizione all'intero popolo, con un messaggio ricco di spunti .
Il messaggio di quest'anno possiamo dire che presenta numerosi spunti di riflessione. Infatti, Sua Maestà , non ha fatto nessun riferimento allo pseudo conflitto che, ancora alcuni tendono ad alimentare. Nel non dire , Sua Maestà ha detto molto . Infatti, ogni mancato rifermento allo pseudo conflitto è un segno chiaro ed idelebile della politica della "mano tesa" con i principali protagonisti di questa vicenda. E neppure nessun riferimento alla risoluzione 2654. Sua Maestà , da statista quale è, ha preferito parlare sia delle realizzazioni sia dei grandi progetti che vendono coinvolte le provincie del Sud. In particolare , Sua Maestà , ha ricordato il ruolo di "porta dell' Africa" delle provincie del Marocco, come il progetto di Gasdotto Nigeria-Marocco, considerato un " un progetto strategico vantaggioso per l'intera regione dell'Africa occidentale, la cui popolazione supera i 440 milioni di abitanti." .
Ma non solo , Sua Maestà ha , fatto un imporate riferimento ai " più di seimila ettari sviluppati a Dakhla e Boujdour sono stati messi a disposizione dei giovani agricoltori della regione " . Un aspetto , quest'ultimo che merita di essere particolaremente analizzato . L'Agricotura saròà nei prossimi decenni la vera chiave di volta per l'intero pianeta. La crescita demografica dell'Africa, la necessità di creare nuova occupazione può trovare nel campo agricolo una svolta imporante.
Il Marocco, da tempo è impegnato nel campo della promozione di un'agricoltura nuova e innovativa e le provincie meridionali possono avere un ruolo decisivo in questo quadro.
Mi rammarco , come sempre della scarsa attenzione che l'Italia non presti attenzione ai vari discorsi di Sua Maestà , in essi vi è anche un grande appello. Una chiamata , alla quale la nostra Nazione non dovrebbe rimanere silente. L'Italia, ed in particolare le regioni settentrionali, a forte vocazione agricola dovrebbero essere in prima linea nella realizzazione di accordi di sviluppo e collaborazione con le provincie meridionali del Regno del Marocco.
L'Agricolutura salva il pianeta, l'agricoltura crea posti di lavoro e con essi si possono risolvere i tanti problemi dell'Africa a partire dalle "migrazioni economiche" .