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Bombardieri ai festeggiamenti dei 50 anni di Honda Italia

il Segretario della Uil ha partecipato alla cerimonia per il cinquantesimo anniversario dello stabilimento italiano di Honda

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Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha preso parte alla cerimonia per il cinquantesimo anniversario dello stabilimento italiano della casa costruttrice giapponese della Honda. 

Lo stabilimento Honda, che si trova nella zona industriale della Val di Sangro in Abruzzo, ha festeggiato i suoi cinquant’anni di attività e presenza nel territorio con una celebrazione in grande stile alla quale erano presenti le personalità più illustri del mondo politico e industriale italiano e abruzzese.

Tra gli invitati c’era naturalmente il segretario Bombardieri ed insieme a lui c’era il segretario nazionale della UIlm, Rocco Palombella. Ad accompagnare i due leaders nazionali sono stati il segretario generale della Uil Abruzzo, Michele Lombardo, e il coordinatore di Uilm Abruzzo Nicola Manzi.

Nel pomeriggio i due sindacalisti hanno partecipato all’attivo regionale della Uilm, con la partecipazione di un centinaio di delegati, che si è aperto con l’intervento di Antonio Salvatorelli, RSU nella Riello, azienda che sta delocalizzando in Polonia.

Bombardieri durante la sua visita alla Honda ha dichiarato: “Siamo qui per testimoniare la nostra attenzione alle lavoratrici e ai lavoratori di uno stabilimento storico e importante, che ha scelto di radicarsi in questo contesto e che, anche nei momenti più difficili, ha praticato buone relazioni industriali con il sindacato per salvaguardare il lavoro e l’occupazione.”

“Questa esperienza – ha proseguito il segretario generale - dimostra che quando si punta su ricerca e innovazione di processo e di prodotto si possono generare situazioni virtuose, nel rispetto delle persone e dell’ambiente. Tutto ciò a differenza, purtroppo, di quel che accade in altre realtà in cui abbiamo dovuto assistere a delocalizzazioni che stiamo chiedendo al governo e all’Europa, ciascuno per la propria parte, di contrastare con scelte forti ed efficaci, anche sul fronte contrattuale e fiscale.”

“Peraltro - ha aggiunto Bombardieri - questo territorio ha bisogno di ulteriore attenzione in un momento importante per il Paese. Con il Pnrr, infatti, si stanno utilizzando risorse europee per investimenti, si sta pensando a come ridisegnare il Paese e a quali politiche industriali mettere in atto per lo sviluppo e la crescita ed è importante capire se e come questo si concretizzerà nelle scelte del governo”.

 Il leader della Uil, infine, ha concluso dando l’appuntamento a sabato 16 a Piazza San Giovanni a Roma: “Non ci facciamo intimidire, non abbiamo paura: sabato saremo in piazza per una grande manifestazione democratica, antifascista e per riproporre i temi del lavoro, del fisco, delle pensioni e dello sviluppo”.

“La Val di Sangro – ha affermato Rocco Palombella - è una realtà importante, con 20 mila metalmeccanici, che contribuisce ad elevare il pil italiano, come Honda e Stellantis, che rappresentano la strategicità di un Paese. Ci sono multinazionali gestite da fondi, e realtà presenti da cinquant’anni, come la Honda: non dobbiamo demonizzare le multinazionali ma quelle gestite da fondi abbiano regole ferree, non possono sfruttare il territorio e andare via. Il governo si doti di leggi che governino questo fenomeno”.

Palombella poi ha parlato anche di Sevel: “al tavolo dei giorni scorsi ho chiesto spiegazioni per quale motivo si riducono i turni di lavoro in una fase in cui il mercato chiede furgoni: ci hanno detto che, mano a mano che arrivano i semiconduttori, rilanceranno la produzione e che la Polonia non creerà problemi a Sevel”.

“Ringrazio la Uilm – ha detto Michele Lombardo – perché ha posto un tema centrale: in una regione dove un terzo della ricchezza arriva dall’industria, si sta facendo di tutto per tutelare questo sistema? Si sta facendo di tutto per evitare altre delocalizzazioni selvagge? È indispensabile riprendere il cammino per consolidare la vocazione industriale dell’Abruzzo, senza perdere tempo. Pretendiamo risposte, non si può più perdere tempo”.

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