Mentre sale la preoccupazione per un documento che parla di lotta di liberazione contro il Tav, recapitato all'Ansa di Torino e rivendicato dai Nuclei Operativi Armati (Noa), il Movimento No Tav tramite il suo sito ha ribadito che il loro Dna «e quello di essere un movimento popolare, di massa e pronto a praticare, a viso aperto, le necessarie forme di disobbedienza civile ma senza alcuno spazio per la violenza contro le persone».
Nel post apparso sul sito del movimento non viene citato esplicitamente il Noa, ma si parla di «poteri forti e piu o meno occulti» che «rispondono con i soliti metodi terroristici vecchi di decenni» e che vorrebbero strumentalizzare la protesta No Tav, a pochi giorni dal 22 febbraio, giorno in cui il movimento ha decretato una mobilitazione nazionale, con manifestazioni in Valsusa, a Torino, ma anche in altre citta italiane per rilanciare «lotta civile, popolare, nonviolenta contro lo sprecodelle risorse e contro le grandi opere inutili e imposte» e raccogliere fondi per le spese legali degli attivisti No tav.
Nel documento del Noa si legge di un «tribunale rivoluzionario» che «condanna a morte» i «responsabili della repressione in atto» contro l'opposizione alla Torino- Lione. Ma sul sito del movimento No Tav, gli attivisti sembrano prenderne le distanze: «Nessuno ha alcun titolo e nessuno puo permettersi di strumentalizzare il Movimento e tantomeno di pensare di potersi sostituire al percorso di lotta che il Movimento No Tav ha deciso e costruito, collettivamente, nella pratica quotidiana e a viso aperto».
I No Tav hanno concluso: «Conosciamo troppo bene i mandanti di queste operazioni vecchie di quarant'anni. Rispediamo al mittente (Governo & C) queste deliranti follie».