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‘Nomade digitale’ di Gianluca Testa: un album che fa ‘viaggiare’ restando a casa

Recensione dell’innovativo e psichedelico album musicale dal titolo ‘Nomade digitale’ di Gianluca Testa

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L’album musicale “Nomade digitale” è una creazione del cantautore Gianluca Testa, concepito e realizzato durante i suoi diversi viaggi in Asia. Usciti in pieno lockdown, i brani di “Nomade digitale” sono riusciti a trasportare l’ascoltatore in un’altra dimensione, lontana dalla dura quotidianità legata alla pandemia. Il viaggio interstellare del brano Riflessologia plantare rispecchia appieno la sensazione di libertà di cui tutti abbiamo bisogno (specie in un momento storico come questo) e inoltre infonde una piacevolissima sensazione di relax, immaginandoci immersi in un delizioso massaggio thai.

Questo disco non ha solo la capacità di far evadere per qualche ora l’ascoltatore costretto in casa in attesa di ricominciare a vivere e perdersi nella contemplazione di nuovi orizzonti, esso infatti riesce a infondere una buona dose di positività. Antifragile è un inno alla rinascita, al potere della forza interiore che ogni essere umano possiede nel profondo della propria anima. Il cantautore indirizza l’ascoltatore verso nuove possibilità di approccio alla vita e con la frase “c’è chi aspetta che la tempesta finisca ma tu impara a danzare nella pioggia” ci vuole trasmette forza, voglia di farcela e di lottare per conquistare la felicità che ognuno di noi merita.

Come un monaco buddista, Gianluca Testa propone all’ascoltatore un cambio di prospettiva nella visione della vita, specialmente in Zu dove la famosa legge di attrazione si fonde perfettamente con quell’atmosfera un po’ zen del brano. Non c’è solo saggezza nelle parole del cantautore, infatti i pezzi sono pervasi da un sottile velo di ironia che li equilibra perfettamente.

In questo viaggio di emozioni non può certo mancare l’amore. Ogni canzone, infatti parla di amore: sia che si tratti di amore per un’altra persona, per sé stessi o in generale per la vita. In questo album l’amore assume varie forme, ma solo Giappone è pervasa da un’aurea di malinconia e dolore empaticamente riconoscibile e che colpisce dritta al cuore. È quindi l’amore che fa da filo conduttore per l’intero viaggio immaginario a cui, chi ascolta queste canzoni, riesce idealmente a partecipare.

“Nomade digitale” è insomma un racconto di vita, di libertà e di amore. Gianluca Testa ha quindi dato la possibilità di viaggiare con la mente donando utili pillole di saggezza e infondendo speranza per tornare a vivere sulla nostra pelle quelle bellissime sensazioni che ci ha voluto narrare in questo suo album. In attesa della sua prossima creazione, possiamo goderci la visione del videoclip dal titolo Nomade digitale, girato interamente nel suo ultimo viaggio in Asia.

 

Valeria De Vecchi

https://open.spotify.com/album/07Tz1DC2BYr6DQqXSHXNVb?si=IKRvn97zQDaYgdSXizk2Zg

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