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Sardegna, addio alla zona bianca: da lunedì 22 marzo in arancione

Nella giornata di oggi la regione ha fatto registrare 134 nuovi casi di positività al coronavirus e 2 decessi. In zona arancione anche il Molise, La Maddalena bianca per un weekend.

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Dopo tre settimane di zona bianca la Sardegna vede nuovamente aumentare i contagi da Covid-19, per questo il Governo ha deciso di prendere drastici provvedimenti e far passare la regione in zona arancione da lunedì 22 marzo. Nella giornata di oggi 19 marzo in Sardegna si sono registrati 134 nuovi casi e 2 decessi. Numeri che hanno fatto preoccupare l'Esecutivo. La cabina di regia ha quindi optato per il passaggio in fascia arancione anche del Molise. In Sardegna l'isola de La Maddalena fino alle ore 14:00 di oggi era in zona rossa, a causa dei molti contagi sul territorio comunale: l'isola potrà quindi beneficiare di un weekend, l'unico per adesso, in zona bianca, lì dove sono ripristinate la maggior parte delle attività commerciali e il coprifuoco è alle 23:30. I comuni di Sarroch e Sindia rimangono invece in zona rossa, almeno fino a nuove disposizioni. Da lunedì, quindi, in Sardegna e Molise la gente non potrà muoversi fuori dal prorio comune se non per motivi necessari e si dovrà tornare a rispettare il coprifuoco dalle ore 22.00 alle 5:00 del mattino. Bar e ristoranti potranno lavorare solo con l'asporto fino alle 22:00, poi solo con consegna a domicilio. Resta la libertà di movimento senza autocertificazione e fino alle 22:00 sul territorio comunale in cui ciascun individuo risiede. 

"Chiediamo una revisione dei criteri, quindi del sistema complessivo, che determinano i passaggi da una zona all'altra e che non sono adeguati alla gestione delle realtà locali" - questa la richiesta avanzata dall'assessore regionale alla Sanità della Sardegna, Mario Nieddu. Per l'assessore a far "retrocedere" la Sardegna in zona arancione  stato in questa settimana l'aumento di focolai, alcuni di dimensioni importanti. Nonostante questo, però, "la maggior parte dei nostri parametri restano da zona bianca, abbiamo meno di 50 contagi per centomila abitanti, e la percentuale di occupazione delle terapie intensive e non intensive è bassissima" - così conclude Nieddu. 

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