Alle prime ore di oggi 10 febbraio, un forte boato ha scosso il centro di Brindisi e vari quartieri della città . Un ordigno rudimentale, pare di medio potenziale, è stato piazzato vicino ad un chiosco, mandandolo completamente in frantumi. L'attività commerciale, che prima fungeva da edicolca, era stata acquistata da una persona che la stava trasformando in un panificio. Quest'ultima sarebbe stata la moglie di un collaboratore di giustizia. Al momento sono ignoti i motivi del gesto, forse si tratterebbe di un atto ritorsivo nei confronti del collaboratore di giustizia, ma saranno le forze dell'ordine a fare chiarezza. I carabinieri stanno proseguendo speditamente con le indagini.
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, che condanna quanto accaduto.
"Le prime ore della giornata di oggi sono state segnate da un forte boato che ricorda gli anni più bui e drammatici della città . La bomba che ha distrutto il chiosco ha tutti i contorni del gesto intimidatorio di stampo mafioso. Il mio pieno sostegno alle Forze dell’ordine impegnate da subito nelle indagini. Chi ha commesso tale atto va individuato ed assicurato alla giustizia. Tra pochi giorni ricorre l'anniversario dell'uccisione dei finanzieri Sottile e De Falco, in quell'occasione Brindisi toccò il punto più basso della storia del contrabbando e reagì con il supporto dello Stato, risanando un territorio condizionato dall'illegalità . Oggi con quella consapevolezza della nostra storia, Brindisi ripudia le mafie" - queste le parole di Riccardo Rossi.