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Il 95% degli italiani è sicuro di possedere le competenze necessarie per svolgere al meglio il proprio lavoro.

I numeri emergono dalla survey “The Workforce View 2020"

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Di Giorgio Nadali

Il 95% degli italiani è sicuro di possedere le competenze necessarie per svolgere al meglio il proprio lavoro.

I numeri emergono dalla survey “The Workforce View 2020 - Volume Uno” realizzata da ADP, multinazionale leader nell’ambito della gestione delle risorse umane, che ha intervistato circa 32500 lavoratori in tutto il mondo, 2000 in Italia, esplorando le opinioni dei dipendenti riguardo alle problematiche attuali sul posto di lavoro e il futuro che si aspettano.

Poco meno della metà, il 43% degli italiani, pensa di avere il ruolo e la paga appropriato per le proprie competenze ma, mentre negli uomini questa percentuale è del 47%, nelle donne scende al 38%. Il 36% degli intervistati pensa invece dovrebbe essere pagato di più (30% degli uomini e 42% delle donne), il 30% vorrebbe più responsabilità e autonomia (30% uomini, 28% donne).

Quasi tutti i settori sono stati interessati dall'innovazione digitale negli ultimi anni. Di conseguenza, si è verificato un sostanziale cambiamento del tipo di lavoro svolto dai dipendenti e delle competenze richieste, ma questo non sembra appunto preoccupare gli italiani. Secondo i risultati di Workforce View, un lavoratore italiano su dieci pensa però che il proprio lavoro non esisterà più fra 5 anni, soprattutto per chi lavora nel settore finanziario (23%), nel real estate (20%) e nel settore IT e delle telecomunicazioni (17%).

Il 47% degli intervistati pensa però di avere più chance oggi, rispetto a 5 anni fa, di cambiare posto di lavoro (non solo il luogo, ma anche la tipologia).

“Alla luce dell'eventualità di un rapido cambiamento delle competenze richieste, la stragrande maggioranza (95%) dei lavoratori, ritiene di disporre delle competenze necessarie per ottenere successo. – commenta Marisa Campagnoli, HR Director ADP Italia - Questo scenario potrebbe suggerire tanto una mancanza di preparazione nei confronti dell'evoluzione del lavoro da parte di persone incapaci di prevedere il cambiamento, quanto una notevole propensione all'adattamento. Tuttavia, nonostante questa ambizione, i dipendenti non ricevono le opportunità desiderate: un terzo degli intervistati (30%) chiede maggiore responsabilità, autonomia o un ruolo più avanzato. Ciò dovrebbe allarmare i datori di lavoro, il mancato avanzamento di carriera è un importante fattore alla base dell'abbandono dei posti di lavoro”.

I lavoratori italiani si sentono apprezzati?

Opinioni dei lavoratori sull'adeguatezza del proprio ruolo rispetto alle competenze ed esperienze disponibili

 

MEDIA

DONNE

UOMINI

 

Ricopro un ruolo ottimale ed equamente pagato in base alla mia competenza ed esperienza

 

43%

 

38%

 

47%

 

Dovrei avere più responsabilità/ autonomia /ricoprire un ruolo più avanzato

 

30%

 

28%

 

30%

 

Dovrei ricevere una retribuzione o uno stipendio più elevati

 

36%

 

42%

 

30%

La cattiva gestione delle risorse e dei processi, che dovrebbero 
essere coordinati da manager competenti, è un freno al lavoro e 
alla relativa produttività. L'investimento nella formazione manageriale 
è fondamentale e massimizzare la produzione deve essere una priorità a
ssoluta per i datori di lavoro. Inoltre, le competenze devono 
continuare a evolversi, poiché tecnologie innovative, nuove idee 
e strategie moderne cambiano continuamente l’aspetto del lavoro. 
Per restare al passo con i tempi, i datori di lavoro e i dipendenti 
devono aggiornare le loro skills, in preparazione alle 
esigenze del futuro” – conclude Marisa Campagnoli.
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