Una intera famiglia residente in provincia di Brindisi è stata contagiata dal coronavirus Sars-CoV-2. Si tratta di un nucleo famigliare composto da un padre di 35 anni, sua moglie e i suoi due figli di un anno e mezzo e sei anni. Dalla scorsa settimana avevano sintomi riconducibili alla Covid-19, ma l'esito del tampone, purtroppo positivo, è arrivato nel pomeriggio di oggi 21 ottobre. "Dopo aver saputo della positività di un parente ho effettuato un test sierologico, risultato negativo. Ma per nulla rassicurato da quell'esame, tramite l'Asl ho attivato la procedura Covid" - così ha spiegato il 35enne alla testata giornalistica Brindisi Report, che riferisce del caso sulle sue pagine online.
La prima positività risocntrata è stata quella del bimbo più piccolo
Il 35enne ha raccontato che nella giornata di sabato 17 ottobre è arrivato il risultato del primo tampone, quello effettuato sul figlio più piccolo di un anno e mezzo. Dopo aver riscontrato la positività dell'infante, le autorità sanitarie hanno chiesto alla famiglia di aspettare l'esito degli altri test. Tutti loro si sono messi in quarantena sin da subito, ma poi sono sprofondati nell'incubo della Covid-19 anche i genitori, il fratello e i nipoti del 35enne. A tal proposito l'uomo ha spiegato di aver cercato di contattare più volte l'Asl, ma le linee risultavano sempre occupate, in quanto intasate da numerose telefonate. Il 35enne ha chiamato anche i carabinieri per poter segnalare la situazione. Nella mattinata di oggi 21 ottobre l'uomo ha ricevuto la chiamata dalla scuola frequentata da uno dei figli, ma non gli ha sauto dare una risposta efficace in quanto l'esito del tampone non era ancora arrivato. "Da giorni accusiamo giramenti di testa, debolezza, mancanza di gusto e olfatto“ - così racconta questo padre di famiglia. In questi giorni i famigliari scampati al contagio stanno portando alla famiglia in questione beni di prima necessità che vengono messi dietro la porta di casa proprio per evitare il contatto ravvicinato. L'uomo considera inaccettabile il fatto che le linee dell'azienda sanitaria locale siano spesso occupate. Per motivi di privacy le generalità dei membri della famiglia contagiata non sono state rese note.