Partecipa a Notizie Nazionali

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

I RISTORATORI DI POSITANO INVOCANO MISURE MENO RESTRITTIVE PER RIPARTIRE

Condividi su:

 

L'Associazione dei Ristoratori di Positano lancia un grido d'allarme: "I protocolli vigenti in materia di sicurezza non permettono di riaprire", annunciando la volontà di non arretrare per raggiungere l'obiettivo di essere in condizioni di ripartire e ritornare a far girare l'economia.

A fine marzo gli operatori turistici di Positano si sono riuniti per formare una nuova associazione di categoria con l'obiettivo di pensare, ripensare e reinventare il loro settore di appartenenza, all’insegna della massima sicurezza verso i clienti e i dipendenti. Tale sodalizio ha preso parte alle riunioni della Regione, comunicato agli enti locali e nazionali le  preoccupazioni degli associati e fornito costantemente spunti e proposte.
Sebbene le indicazioni contenute nei decreti governativi, di cui l'ultimo datato venti marzo scorso, e nei diversi protocolli di sicurezza elaborati da INAIL e Regione Campania lasciano intravedere un'apertura nei confronti del settore turismo,  a Positano sono state comunque riscontrate delle oggettive limitazioni operative, che si scontrano con le precipue caratteristiche degli storici locali ivi ubicati e del modo di intendere ristorazione e sicurezza in questo posto. Allo stato attuale, i protocolli vigenti dunque non permettono agli operatori, pur volendo, di riaprire in totale serenità per i collaboratori e per i clienti.
"Non per questo ci fermiamo - affermano i rappresentanti dell'Associazione dei Ristoratori di Positano - come noi continua a lavorare anche il Coordinamento delle Strutture Ricettive di Positano, a rappresentanza degli interessi di un altro settore cardine della accoglienza turistica. Insieme, continuiamo costantemente a combattere e a rappresentare Positano nelle sedi adeguate, per trovare le soluzioni più adeguate a contemperare le diverse esigenze di sicurezza e di ripresa economica delle nostre attività e, di riflesso, del nostro stupendo Paese".

Condividi su:

Seguici su Facebook