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Il Comitato Tecnico Scientifico: chi sono i 20 saggi al servizio del Governo nella lotta al Covid

Cos'è, quando e come è stato istituito, ruolo, nomi e competenze degli scienziati anti Coronavirus

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Il Comitato Tecnico Scientifico è stato istituito tramite decreto in data 5 febbraio 2020. Il suo compito è quello di fornire consulenza in merito alle misure di prevenzione da adottare per prevenire la diffusione del Coronavirus, lavorando in sinergia con il capo dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, le Regioni ed il Governo.

In pratica, le raccomandazioni sanitarie diffuse in queste settimane sono state redatte da questo organismo che nel tempo, tenuto conto della situazione di crisi, ha integrato più volte la sua composizione in relazione, sia alle specifiche esigenze del contingente, sia alla necessità di dare continuità alle attività emergenziali.

Del Comitato, che si riunisce ogni giorno nella sede della Protezione Civile, fanno parte (ad oggi) 20 saggi, tutti già esponenti a (vario titolo) della pubblica amministrazione, e che per quest'incarico non riceverebbero altro ulteriore compenso.

Da rilevare, in dissonanza rispetto alla capillare presenza nei media di esperti in virologia, da due mesi a questa parte, che all'interno del Comitato tecnico scientifico non vi sia la presenza, paradossalmente, di alcun virologo.

Esso infatti, così come appare dalle pagine online ufficiali del Ministero della Salute, è cosi composto:

 Agostino Miozzo, Coordinatore dell’Ufficio Promozione e integrazione del Servizio nazionale della protezione civile del Dipartimento della protezione civile - con funzioni di coordinatore del Comitato;

Silvio Brusaferro, Presidente dell'lstituto superiore di sanità;

Claudio D’Amario, Direttore Generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute;

Mauro Dionisio, Direttore dell’Ufficio di coordinamento degli Uffici di sanità marittima-aerea e di frontiera del Ministero della salute;

Achille Iachino, Direttore Generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della salute;

Sergio Iavicoli, Direttore Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell'INAIL;

Giuseppe Ippolito, Direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”;

Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità del Ministero della salute;

Nicola Magrini, Direttore Generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco;

Giuseppe Ruocco, Segretario Generale del Ministero della salute;

Nicola Sebastiani, Ispettore Generale della sanità militare del Ministero della difesa;

Andrea Urbani, Direttore Generale della programmazione sanitaria del Ministero della salute;

Alberto Zoli, rappresentante della Commissione salute designato dal Presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome.

Fanno parte del Comitato i seguenti esperti:

Massimo Antonelli, Direttore del Dipartimento emergenze, anestesiologia e rianimazione del Policlinico Universitario "A. Gemelli";

Roberto Bernabei, Direttore del Dipartimento Scienze dell'invecchiamento, neurologiche, ortopediche e della testa – collo del Policlinico Universitario "A. Gemelli";

Fabio Ciciliano, dirigente medico della Polizia di Stato, esperto di medicina delle catastrofi – con compiti di segreteria del Comitato;

Ranieri Guerra, rappresentante dell'Organizzazione Mondiale della Sanità;

Francesco Maraglino, Direttore dell’Ufficio prevenzione delle malattie trasmissibili e profilassi internazionale del Ministero della salute;

Luca Richeldi, Presidente della Società italiana di pneumologia;

Alberto Villani, Presidente della Società italiana di pediatria.

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