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I cazzari

I novelli Governanti del Cambiamento continuano nelle loro dichiarazioni propagandistiche in un profluvio di parole contraddittorie.

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Il 12 agosto scorso, in un momento di assoluta compenetrazione giornalistica, Travaglio, decise di invitare il premier Conte ad assegnare ai suoi ministri: I compiti per l’estate. Ho richiamato questa circostanza in:  http://www.altomolise.net/notizie/attualita/18355/travaglio-se-perso;https://enzodelliquadri.com/2018/08/16/travaglio-se-perso/. In particolare, tra i consigli, c’è quello di evitare troppe dichiarazioni e annunciare solo cose già pubblicate sulla G.U.. L’articolo di Travaglio terminava grosso modo così: tenete a mente Berlusconi e Renzi; gli italiani potrebbero essere vaccinati e impiegare meno tempo a riconoscere i cazzari.

Pensate che il Premier Conte abbia letto l’articolo di Travaglio  e assegnato i compiti?  Macché, lui stesso si è fatto travolgere dall’enfasi delle dichiarazioni declamate, finendo in poche ore nell’elenco già ampio dei cazzari. Alcune considerazioni sono già state svolte in https://enzodelliquadri.com/2018/08/16/crolla-un-ponte-importante-e-storico-e-il-governo-non-sa-che-pesci-prendere/

Qui riveliamo altre situazioni significative.

il presidente del Consiglio Conte,uomo di legge, docente di diritto e persino – secondo il famoso curriculum – esperto di diritto contrattuale, presente, a ferragosto, agli incontri in Prefettura a Genova,è stato risoluto: «Procederemo con la revoca perché non c’è dubbio che l’obbligo di curare la manutenzione ricadeva su Autostrade» e ha aggiunto «Non possiamo attendere i tempi della giustizia penale». Il buon Conte, nel dire questa “cazzarata”,  dimentica che esistono contratti firmati dallo Stato i quali vanno esaminati a dovere e rispettati, che esistono molte parti in causa nella vicenda che vanno egualmente tutelati, che l’obbligo di vigilare sull’esecuzione della manutenzione di ponti e strade spetta al ministero dei trasporti, quindi al Governo e che, pertanto, non può intervenire manu militari ma attendere che il sistema democratico in cui viviamo espliciti tutti i suoi percorsi.

Le difficoltà sono tali che prima di sera il governo ha già ingranato la retromarcia. Non si parla di revoca tout-court ma più prudentemente di «avvio della procedura per valutare se si possa arrivare alla revoca» (il sottosegretario Cioffi)

Salvini,da parte sua, alterna a sprezzanti  messaggi contro gli sciacalli delle sinistra, dozzine di dichiarazioni che fanno a pugni tra di loro. Ne cito alcune.

Mercoledì seraha detto: “Qualcuno dovrà finire in galera. Vogliamo ridiscutere la concessione ad Autostrade, e diverse altre concessioni”. Ieri pomeriggio ha cambiato formula: “Da Autostrade puntiamo ad ottenere, nell’immediato, fondi e interventi a sostegno dei parenti di vittime, feriti e sfollati. Di tutto il resto parleremo soltanto dopo”. In serata, ha fatto filtrare un ulteriore rettifica:“Sulla revoca delle concessioni c’è piena sintonia col governo”. Come visto, più sopra, ognuno la tira come la propaganda indirizza. 

Travaglio aveva dato consigli per evitare che i nuovi governanti evitassero di apparire cazzari; purtroppo nessuno dei governanti lo sta ascoltando. Povero Travaglio e poveri noi che siamo costretti a subire una campagna elettorale continua, dove i governanti dovrebbero fare e non solo  propagandare o cazzeggiare

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