La Corea del Nord è in condizioni economiche e sociali estremamente negative. “Perché, è la risposta di tutti, manca la democrazia”. Nella Russia di Putin molti si lamentano. “Perché, è la risposta di tutti, ci vorrebbe piu democrazia”. In Cina non vengono rispettati i diritti umani e civili. “Perché, è la risposta di tutti, manca la democrazia”.
Manei paesi dove c’è già la democrazia ma la popolazione si lamenta o la situazione economica e sociale non è delle migliore, evidentemente la democrazia, così com’è oggi conosciuta, non basta più e si arriva a vagheggiare didemocrazia diretta a colpi di click dietro una scrivania, al posto della Democrazia Partecipativache elegge un Parlamento, quello che Mussolini bollò come luogo sordo e grigio da sostituire con un bivacco di manipoli (oggi verrebbe sostituito da un bivacco di manipolatori di algoritmi).
Lo fa Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto e attuale presidente della Casaleggio Associati. In un’intervista al quotidiano La Verità, il figlio del fondatore del Movimento 5 stelle, parlando della sua idea di democrazia diretta, afferma: «Oggi grazie alla Rete e alle tecnologie, esistono strumenti di partecipazione decisamente più democratici ed efficaci in termini di rappresentatività popolare di qualunque modello di governo novecentesco. Il superamento della democrazia rappresentativa è inevitabile». E aggiunge: «I grandi cambiamenti sociali possono avvenire solo coinvolgendo tutti attraverso la partecipazione in prima persona e non per delega».
Lo fa anche il novello governo del cambiamento che, all’argomento, ha dedicato un ministero e nominato un ministro nella persona di Riccardo Fraccaro. Questi,dal 1º giugno 2018, è ministro per i rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta.
Quale può essere il risultato di una democrazia diretta cui partecipino i cittadini dietro lo schermo di un personal computer se non quello della costituzione di maggioranze ballerine, estemporanee che possono solo decidere sulla base di sentimenti di antagonismo e/o opportunismo, lontani dal fine ultimo di utilità per il Paese? La Politica non è luogo di antagonismo ma di mediazione e confronto e, come tale, che ha originato il nostro civile Mondo Occidentale. L’abbandono della Politica porterebbe inevitabilmente all’illiberalismo,già ben presente in Turchia, Ungheria, Russia, e pronto a originarsi negli USA, in alcuni paesi dell’Europa dell’Est e financo in Italia.
Va tutto bene, madama la marchesa, si sappia solo, come ha scritto alcuni giorni fa Luciano Floridi sul Corriere della Sera, che “l’illiberalismo riesce magari a difendere una qualche forma di pacificazione e sicurezza sociale, ma finisce per soffocare la tolleranza, la libertà, e la giustizia, proprio i valori fondamentali che una democrazia è chiamata a difendere”.
Cosi è se vi pare.